1° maggio, Festa dei Lavoratori. “In che senso?”, direbbe Carlo Verdone. Già, in che senso. Probabilmente nel ricordare chi muore ogni giorno, per ricercare la soluzione a complessi problemi legati al mondo del lavoro. Teniamo presente, infatti, che in Italia solo nel 2017 è salito a 1029 il triste bilancio delle vittime che hanno perso la vita lavorando.
Questo giorno deve rappresentare, ora più che mai, una rinnovata presa di posizione nel promuovere la dignità della persona e realizzando il bene comune.
Nonostante le grandi conquiste di questa era dell’ industrializzazione e della globalizzazione, la povertà è sempre il costante tormento di tanti esseri umani. Troppi.
Si ingrandisce, quindi, la “globalizzazione dell’indifferenza”, come osservato daPapa Francesco Bergoglio nell’ Evangelii gaudium.
Il Santo Padre, definito dal giornalista vaticanista presidente dell’UCSI LazioRaffaele Luise, come colui che “Cerca di riportare la fede cristiana così stanca e desolata in Occidente alla radicalità evangelica“ribadisce proprio
l’ importanza di “una nuova cultura del lavoro con dignità, che fa rima con speranza”.
Il lavoro, il lavoro dignitoso, perché la dignità, permette di attribuire umanità al lavoro stesso. L’uomo quindi, non è soltanto ‘mera forza lavoro’, ma un essere, umano che attraverso il suo personale operato, rende valore al lavoro.

Laura Ciulli è una giornalista cattolica e una poetessa. Nel primo di questi aspetti ha svolto la sua attività come redattrice presso alcuni quotidiani online e come responsabile di cronaca giudiziaria e speaker radiofonica in varie emittenti viterbesi e della Sardegna. Ha co-fondato e ha diretto la testata TusciaMagazine.it, e da un anno la testata InfiniteRealtà.it. Corrispondente da Viterbo per Radio Radio nella trasmissione Doppia Vela Ventuno, realizzata in collaborazione con il ministero dell’Interno e con la questura di Viterbo e varie questure delle province del Lazio. L’ultimo impegno che ha assunto è la vicedirezione della testata giornalistica Sosta e Ripresa, fondata da Tommasa Alfieri, della quale ha ideato la versione online. Collabora anche con le testate online Il punto quotidiano.it e Ponte Adriatico.
Giornalista cattolica, dunque, come testimonia non solo la sua militanza durata per molto tempo nell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), che di per se stessa non costituirebbe una prova valoriale, e forse neppure il fatto che abbia frequentato l’Istituto di Scienze Religiose San Bonaventura da Bagnoregio, ma soprattutto la determinazione a improntare sempre più la sua attività pubblicistica e comunicativa all’attenzione peculiare alla verità, al confronto e alla verifica con la verità di ogni evento e di ogni notizia che il giornalismo cattolico dovrebbe avere. La sua crescita professionale in questo senso è stata continua, fin dalle prime giovanili esperienze. In questo si ascrive il servizio, a titolo completamente gratuito, che presta a Sosta e Ripresa, il giornale fondato da Tommasa Alfieri, un tempo periodico solo cartaceo e trasformato in quotidiano online soprattutto grazie al suo personale impegno. Un impegno sostenuto da un sempre più approfondito confronto con gli scritti della fondatrice e con il suo magistero laicale. Socia Anps, Associazione Nazionale Polizia di Stato, socia fondatrice del Gruppo Volontari Sezione Anps Viterbo, donatrice Avis ed iscritta al Gruppo DonatoriNati della Questura di Viterbo.
Come poetessa Laura Ciulli ha all’attivo alcune premiazioni e selezioni in concorsi nazionali come Aletti editore, Premio letterario IBISKOS, Associazione Amici dell’Umbria, Centro Culturale Internazionale d’Arte SEVER. Secondo la professoressa Biondolillo, quotata critica d’arte, “Accostarsi alla poesia di Laura Ciulli è come attraversare i sentieri di un mondo spirituale ove troviamo l’Io tramite un linguaggio poetico della ricercatezza del verso basato sull’accostamento della parola densa di significato concentrato sull’acquisizione dell’essenzialità…”