Un medico, una moglie, una mamma che dopo aver scoperto un fibroma all’utero, preferisce morire, per non sopprimere la vita della figlia che porta in grembo. Viene canonizzata nel 2004 da papa Giovanni Paolo II. Riposa nella cappella della Famiglia Molla al cimitero di Mesero.
È Gianna Beretta Molla, nata a Magenta (Milano) il 4 ottobre 1922, decima dei 13 figli dei coniugi Alberto Beretta e Maria De Micheli.
Muore il 28 aprile 1962 e nel 2004 è canonizzata da Giovanni Paolo II, nell’Anno Internazionale della Famiglia.cure che avrebbero arrecato danno al feto. Riposa nella cappella della Famiglia Molla al cimitero di Mesero.
Un’ altra figura di alto spessore morale e sociale che Sosta E Ripresa propone per la rubrica “Testimoni-profeti dell’Amore Misericordioso”.
Una mamma come tante che offre la sua vita per la figlia una donna della quale il marito, l’ingegnere Pietro Molla, dice: ” Non mi sono mai reso conto di vivere vicino a una santa”, come ha
ricordato più volte nelle varie interviste.
Una donna che ama la sua famiglia, la musica, la montagna e naturalmente la sua professione.
A tal proposito scrive: “Bellezza della nostra missione. Tutti nel mondo lavoriamo in qualche modo a servizio degli uomini. Noi lavoriamo direttamente sull’uomo. Il nostro oggetto di scienza e di lavoro è l’uomo che dinanzi a noi ci dice… “Aiutami!”, e aspetta da noi la pienezza della sua esistenza… La nostra missione non è finita quando le medicine non servono più. C’è l’anima da portare a Dio. C’è Gesù che dice: “Chi visita un ammalato visita me“.
Questo è essere portatori di Misericordia, questo è un vero messaggio d’amore, di una donna vera, che ama la vita.
Una donna straordinaria nella sua normalità, che in ogni azione della sua vita aderisce a quegli imperscrutabili disegni di Dio.
La profonda fede vissuta ed attuata, fino al gesto estremo di rifiutare l’intervento su un fibroma, che cresceva di pari passo con la gravidanza. Gianna entra in sala parto proprio il Venerdì Santo del 1962, ed il giorno dopo, il 21 aprile, nasce la sua quarta figlia, Gianna Emanuela. Muore in casa il 28 aprile 1962.

Da numerosi molti anni mamme, papà, nonni si incontrano nel Santuario della Madonna della Guardia a Ceranesi, provincia di Genova, per affidare alla Madonna la vita del nuovo arrivato. Ed è proprio il fiocco della nascita ha ricoperto l’altare a destra della navata: un manto rosa ed azzurro che avvolge il bassorilievo della nascita di Gesù, accanto ad un ritratto della Beata Gianna Beretta Molla, che nel 1962 ha liberamente donato la sua vita, pur di far nascere la sua quarta figlia.
Foto tratta dal web.
Ecco di seguito l’Omelia di Papa Giovanni Paolo II, riportata da Vatican.va

Laura Ciulli è una giornalista cattolica e una poetessa. Nel primo di questi aspetti ha svolto la sua attività come redattrice presso alcuni quotidiani online e come responsabile di cronaca giudiziaria e speaker radiofonica in varie emittenti viterbesi e della Sardegna. Ha co-fondato e ha diretto la testata TusciaMagazine.it, e da un anno la testata InfiniteRealtà.it. Corrispondente da Viterbo per Radio Radio nella trasmissione Doppia Vela Ventuno, realizzata in collaborazione con il ministero dell’Interno e con la questura di Viterbo e varie questure delle province del Lazio. L’ultimo impegno che ha assunto è la vicedirezione della testata giornalistica Sosta e Ripresa, fondata da Tommasa Alfieri, della quale ha ideato la versione online. Collabora anche con le testate online Il punto quotidiano.it e Ponte Adriatico.
Giornalista cattolica, dunque, come testimonia non solo la sua militanza durata per molto tempo nell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), che di per se stessa non costituirebbe una prova valoriale, e forse neppure il fatto che abbia frequentato l’Istituto di Scienze Religiose San Bonaventura da Bagnoregio, ma soprattutto la determinazione a improntare sempre più la sua attività pubblicistica e comunicativa all’attenzione peculiare alla verità, al confronto e alla verifica con la verità di ogni evento e di ogni notizia che il giornalismo cattolico dovrebbe avere. La sua crescita professionale in questo senso è stata continua, fin dalle prime giovanili esperienze. In questo si ascrive il servizio, a titolo completamente gratuito, che presta a Sosta e Ripresa, il giornale fondato da Tommasa Alfieri, un tempo periodico solo cartaceo e trasformato in quotidiano online soprattutto grazie al suo personale impegno. Un impegno sostenuto da un sempre più approfondito confronto con gli scritti della fondatrice e con il suo magistero laicale. Socia Anps, Associazione Nazionale Polizia di Stato, socia fondatrice del Gruppo Volontari Sezione Anps Viterbo, donatrice Avis ed iscritta al Gruppo DonatoriNati della Questura di Viterbo.
Come poetessa Laura Ciulli ha all’attivo alcune premiazioni e selezioni in concorsi nazionali come Aletti editore, Premio letterario IBISKOS, Associazione Amici dell’Umbria, Centro Culturale Internazionale d’Arte SEVER. Secondo la professoressa Biondolillo, quotata critica d’arte, “Accostarsi alla poesia di Laura Ciulli è come attraversare i sentieri di un mondo spirituale ove troviamo l’Io tramite un linguaggio poetico della ricercatezza del verso basato sull’accostamento della parola densa di significato concentrato sull’acquisizione dell’essenzialità…”