Il cuore della beata Rosa da Viterbo, la santa a furor di popolo, ancora continua a parlare. In questi giorni di settembre dedicati ai Festeggiamenti religiosi in suo onore, il vescovo della diocesi, Francesco Orazio Piazza, ha concesso lo scorso 6 settembre, a quel cuoricino incorrotto conservato in un reliquario, di varcare le porte della Casa circondariale della città, a Mammagialla, per essere pregato dai reclusi e dal personale in servizio nel carcere. A dare la notizia, don Emanuele Germani in una nota sul profilo social della diocesi.
A formulare questa richiesta è stato il cappellano don Fedoro Spadavecchia, padre spirituale degli ospiti di questo luogo di pena ed espiazione.

Un gesto forte, come quelli compiuti da Rosa da Viterbo, paladina dei poveri, degli ultimi, degli oppressi, che ha usato sfidare l’imperatore per ribadire la sua Fede.
Nel carcere a pochi chilometri da Viterbo il piccolo cuore della beata Rosa ha ricevuto le preghiere, le suppliche degli ospiti e del personale in servizio, insieme alla direttrice Anna Maria Dello Preite, suor Francesca Pizzaia, custode del santuario della compatrona del capoluogo della Tuscia, ed il presidente del Sodalizio dei Facchini, Massimo Mecarini.

Un momento emozionante, un altro piccolo miracolo di Rosa la ragazzina che in pieno Medioevo camminava scalza per le strade di Viterbo, ha reagito ai soprusi faccia a faccia con l’Imperatore, per difendere la pace e la Chiesa, con un crocifisso in mano invitando tutti a rimanere fedeli al Cristianesimo.


Laura Ciulli è una giornalista cattolica e una poetessa. Nel primo di questi aspetti ha svolto la sua attività come redattrice presso alcuni quotidiani online e come responsabile di cronaca giudiziaria e speaker radiofonica in varie emittenti viterbesi e della Sardegna. Ha co-fondato e ha diretto la testata TusciaMagazine.it, e da un anno la testata InfiniteRealtà.it. Corrispondemte da Viterbo per Radio Radio nella trasmissione Doppia Vela Ventuno, realizzata in collaborazione con il ministero dell’Interno e con la questura di Viterbo e varie questure delle province del Lazio. L’ultimo impegno che ha assunto è la vicedirezione della testata giornalistica Sosta e Ripresa. Collabora anche con le testate online Il punto quotidiano.it e Ponte Adriatico.
Giornalista cattolica, dunque, come testimonia non solo la sua militanza durata per molto tempo nell’Unione Cattolica Stanpa Italiana (UCSI), che di per se stessa non costituirebbe una prova valoriale, e forse neppure il fatto che abbia frequentato l’Istituto di Scienze Religiose San Bonanentura da Bagnoregio, ma soprattutto la determinazione a improntare sempre più la sua attività pubblicistica e comunicativa all’attenzione peculiare alla verità, al confronto e alla verifica con la verità di ogni evento e di ogni notizia che il giornalismo cattolico dovrebbe avere. La sua crescita professionale in questo senso è stata continua, fin dalle prime giovanili esperienze. In questo si ascrive il servizio, a titolo completamente gratuito, che presta a Sosta e Ripresa, il giornale fondato da Tommasa Alfieri, un tempo periodico solo cartaceo e trasformato in quotidiano online soprattutto grazie al suo personale impegno. Un impegno sostenuto da un sempre più approfondito confronto con gli scritti della fondatrice e con il suo magistero laicale. Socia Anps, Associazione Nazionale Polizia di Stato, socia fondatrice del Gruppo Volontari Sezione Anps Viterbo, donatrice Avis ed iscritta al Gruppo DonatoriNati della Questura di Viterbo.
Come poetessa Laura Ciulli ha all’attivo alcune premiazioni e selezioni in concorsi nazionali come Aletti editore, Premio letterario IBISKOS, Associazione Amici dell’Umbria, Centro Culturale Internazionale d’Arte SEVER. Secondo la professoressa Biondolillo, quotata critica d’arte, “Accostarsi alla poesia di Laura Ciulli è come attraversare i sentieri di un mondo spirituale ove troviamo l’Io tramite un liguaggio poetico della ricercatezza del verso basato sull’accostamento della parola densa di significato concentrato sull’acquisizione dell’essenzialità…”.