Il fuoco nel camino

Eremo della Palanzana Tommasa Alfieri

È freddo: nel grande camino dell’Eremo è pronta la catasta: carta, legnetta, pigne secche… A lato, i tronchetti che andranno ad alimentare il focherello iniziale. Poi ci saranno le fiamme, rosse gialle, a lingua, a torcia che, saliranno tra molte faville.

Quanto chiacchiera questo fuoco! Piuttosto quanto fa parlare la legna, man mano che la consuma! Scoppiettii, scricchiolii, sibili, folate che sembrano un parlare precipitoso, solenne e gaio.

E intanto la legna diventa rossa, incandescente e si disfà in brace. Ora il calore è intenso; e il fuoco chiede altra legna…

Terribile, questo fuoco: una volta appiccato, consuma, distrugge, meglio, trasforma in fiamma tutto quello che gli si getta dentro…

Ora si tace intorno al camino; all’inizio, quando le fiamme sono comparse alte e robuste c’è stato un coro di compiacimento. Ora si tace, forse si medita. La stanza semibuia è arrossata dalla luce del fuoco; e fa caldo.

“Sono venuto a portare il fuoco sulla terra e che altro voglio se non che si accenda?” (Lc. 12,49).

Si è messo ora un grosso tronco, un ciocco grande, scuro e forse ancora un po’ umido. Non importa, le fiamme non guardano niente. Lo lambiscono, lo circondano, lo afferrano; ecco è già cambiato. Lo scuro del legno rustico si sta trasformando. Larghe zone si arrossano, pare che le fiamme lo penetrino, lo corrodano…

Ma ora c’è più luce nella stanza ed il caldo è proprio forte.

Il ciocco tutto rosso, comincia ad assottigliarsi, ma la fiamma è più alta.

È vorace questo fuoco! consuma, sì, ma non distrugge. Trasforma: ora il legno scuro è luce e calore.

Lasciarsi prendere dal Fuoco del Signore! Lasciarsi trasformare dal suo Amore di fiamma, non aver paura di consumare la mia povera legna, non aver paura degli scricchiolii, delle durezze della fibra che resiste… La mia legna non dà luce né calore così com’è…

Ma Egli mi sta cercando come vedo che il fuoco sta cercando nel camino il ciocco per bruciarlo tutto. La fiamma deve essere alta, la luce bella, il calore vivo… per allontanare il buio ed il freddo… quanto ce ne è lontano dal Fuoco!

Il silenzio intorno al camino è intiero, ora. Qualcuno si alza, prende un altro ciocco e lo aggiunge. Uno dopo l’altro: la stessa meravigliosa storia di un Fuoco che fa diventare fiamma ciò che raggiunge: la legna? noi?…

Farà molto freddo, fuori. Penso di sì, i vetri i sono appannati. Ma qualcuno sta arrivando, da fuori. Troverà il fuoco acceso e si scalderà. Non importa se non vedrà i ciocchi già ridotti a brace. Quanti sono? Vedrà il fuoco, i ciocchi sono ormai tutto quel fuoco.

Quante realtà stupende in un camino acceso!

(Uno sguardo che accarezza la memoria. Dagli scritti di Tommasa Alfieri. Ed. Amici della Familia Christi 2010 Viterbo pag. 46).

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