La strada della Palanzana

Certamente la strada all’Eremo è tagliata nel duro. Due pareti alte di tufo compatto al quale si aggrappano ceppaie contorte di castagni. Si vede qualcosa, laggiù in fondo: di qua e di là, niente. Certo, può dare un pochino un senso di oppressione… il passo si affretta per arrivare a scoprire qualcosa che interessi e divaghi.

Ma quelle pareti di tufo scuro, alla fine, sono belle. Non permettono di guardare ai lati ed è meglio perché così lo sguardo si appunta alla meta e ci si accorge di camminare svelti.

C’è da riflettere, intanto.

Anche nella strada dell’anima verso il Signore bisogna farsi due pareti di tufo: per non guardare né di qua né di là. Cose che interessano e divagano: ma distraggono e forse finirebbero per distogliere. Non cattive, ma fermano…

E bisogna invece non far venire notte prima di arrivare a scoprire il panorama di punta, quello che dà la splendida ragione alla strada senza orizzonti a lato… Sia benedetto chi ha scavato questa strada nel tufo

(Uno sguardo che accarezza la memoria. Dagli scritti di Tommasa Alfieri. Ed. Amici della Familia Christi 2010 Viterbo pag. 24).

(Continua)

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