Un’interessante iniziativa si dipanerà a Viterbo per sette domeniche, con un calendario da questo 19 febbraio fino al prossimo giugno. Si tratta di una serie di concerti e spettacoli a cura dell’Accademia Musicale degli S.vitati, presso la suggestiva sede del Museo Archeologico di Rocca Albornoz, uno di quelli posti sotto la responsabilità della Direzione Regionale Musei del Lazio.
Sette appuntamenti importanti, dunque, per apprezzare il lavoro di giovani musicisti e attori della Tuscia raccolti in questa Accademia dal nome intrigante. S.vitati non è infatti un refuso, un errore di ortografia, ma un gioco di parole tra il nome della sede, San Vito, e la carica di quella certa follia creativa che non manca – e non guasta – a questi giovani e al progetto promosso dall’accademia, sotto la direzione del musicista e direttore d’orchestra Federico Amendola, figlio dell’indimenticato attore e doppiatore Ferruccio, nonché fratello dell’attore Claudio.
Già lo scorso 15 gennaio, aveva avuto successo il concerto “Pierino e il lupo”, di Sergej Prokofiev, con la voce recitante dell’attore e musicista Stefano Fresi, che nel 2019 ha ricevuto il premio come miglior attore al Torino Film Festival, per il film Il grande passo, e alcuni Nastri d’Argento che ne offrono una garanzia di valore e capacità.
Ora in questa domenica 19 febbraio alle 11:00 si parte con la Polifonia vocale, gruppo diretto da Antonella Bernardi, per questo progetto ambizioso e significativo, per suonare, condividere una passione e donarla allo spettatore, partendo dalla didattica, per fare emergere il virtuosismo, il talento degli artisti del territorio.

Laura Ciulli è una giornalista cattolica e una poetessa. Nel primo di questi aspetti ha svolto la sua attività come redattrice presso alcuni quotidiani online e come responsabile di cronaca giudiziaria e speaker radiofonica in varie emittenti viterbesi e della Sardegna. Ha co-fondato e ha diretto la testata TusciaMagazine.it, e da un anno la testata InfiniteRealtà.it. Corrispondemte da Viterbo per Radio Radio nella trasmissione Doppia Vela Ventuno, realizzata in collaborazione con il ministero dell’Interno e con la questura di Viterbo e varie questure delle province del Lazio. L’ultimo impegno che ha assunto è la vicedirezione della testata giornalistica Sosta e Ripresa. Collabora anche con le testate online Il punto quotidiano.it e Ponte Adriatico.
Giornalista cattolica, dunque, come testimonia non solo la sua militanza durata per molto tempo nell’Unione Cattolica Stanpa Italiana (UCSI), che di per se stessa non costituirebbe una prova valoriale, e forse neppure il fatto che abbia frequentato l’Istituto di Scienze Religiose San Bonanentura da Bagnoregio, ma soprattutto la determinazione a improntare sempre più la sua attività pubblicistica e comunicativa all’attenzione peculiare alla verità, al confronto e alla verifica con la verità di ogni evento e di ogni notizia che il giornalismo cattolico dovrebbe avere. La sua crescita professionale in questo senso è stata continua, fin dalle prime giovanili esperienze. In questo si ascrive il servizio, a titolo completamente gratuito, che presta a Sosta e Ripresa, il giornale fondato da Tommasa Alfieri, un tempo periodico solo cartaceo e trasformato in quotidiano online soprattutto grazie al suo personale impegno. Un impegno sostenuto da un sempre più approfondito confronto con gli scritti della fondatrice e con il suo magistero laicale. Socia Anps, Associazione Nazionale Polizia di Stato, socia fondatrice del Gruppo Volontari Sezione Anps Viterbo, donatrice Avis ed iscritta al Gruppo DonatoriNati della Questura di Viterbo.
Come poetessa Laura Ciulli ha all’attivo alcune premiazioni e selezioni in concorsi nazionali come Aletti editore, Premio letterario IBISKOS, Associazione Amici dell’Umbria, Centro Culturale Internazionale d’Arte SEVER. Secondo la professoressa Biondolillo, quotata critica d’arte, “Accostarsi alla poesia di Laura Ciulli è come attraversare i sentieri di un mondo spirituale ove troviamo l’Io tramite un liguaggio poetico della ricercatezza del verso basato sull’accostamento della parola densa di significato concentrato sull’acquisizione dell’essenzialità…”.