Un libro coinvolgente, che porta a riflettere. Un thriller, ma anche una storia d’amore di quelle “da tutti i giorni”, tra alti e bassi. È questo, in estrema sintesi, “Le distrazioni”, l’ultimo romanzo di Federica De Paolis, edito da HarperCollins, presentato lunedì 29 agosto alla libreria Borri Books a Viterbo, storica libreria della stazione Termini di Roma da due generazioni,  attiva nel capoluogo della Tuscia da alcuni anni, nell’ambito del Festival della lettura in onore di santa Rosa.

Festival della lettura, Borri Books Viterbo

La presentazione, che fa seguito a quella già avvenuta al recente Salone del Libro di Torino, è stata brillantemente condotta da Laura Ciulli, vicedirettore della nostra testata, in colloquio con la scrittrice, che alla produzione letteraria, con numerosi romanzi tradotti in diverse lingue e anche adattati come soggetti cinematografici, affianca le attività di autrice televisiva, dialoghista cinematografica ed insegnante alla scuola di scrittura creativa.

Laura Ciulli Federica De Paolis borribooks Viterbo

Distrarsi è come uscire da ciò che si sta vivendo perché c’è qualcosa che ci dà fastidio, ma alle distrazioni spesso è associata l’idea di qualcosa di piacevole, anche se possono portare a situazioni difficili e angoscianti, proprio come nel suo libro”.  Con questa premessa, Laura Ciulli ha iniziato il suo lungo dialogo con Federica De Paolis guidando i presenti nella storia di Viola e Paolo, due genitori “staffetta” nel rapporto con il loro figlio Elia, narrati abilmente dall’autrice in un viaggio nel lato più oscuro delle relazioni familiari.

La giornalista Laura Ciulli intervista Federica De Paolis borro Books Viterbo
La giornalista Laura Ciulli

Proprio la scomparsa del piccolo Elia in un parco, per la distrazione dei due genitori che non hanno più dialogo, fa da volano alla trama di questo libro. E da essa è partita l’indagine nella quale Federica De Paolis è stata spinta da Laura Ciulli su un testo che “tratta in modo coinvolgente ed avvolgente, vari argomenti che fanno parte del vissuto di tante famiglie: la crisi di una coppia, che poi si trova ad affrontare la scomparsa del figlio, la fecondazione assistita, con tutte le dinamiche ad essa legate, il difficile cammino che deve affrontare una persona che è stata vittima di un incidente automobilistico, l’amnesia, i problemi di mente, l’amicizia, la solitudine, il rapporto tra genitori e figli, che ruotano intorno alle distrazioni, appunto”.

Particolarmente approfondito, nel colloquio tra presentatrice e autrice del libro, è stato il tema della fecondazione assistita, che spesso è mossa da una grande ossessione di diventare madre, con tutte le aspettative, le ansie, le cure di bombardamenti ormonali che comunque provocano disagi che possono portare anche a un allontanamento tra la coppia.

Il piccolo Elia, di appena diciotto mesi al momento della scomparsa, è nato proprio grazie alla fecondazione assistita, un cammino che Paolo e Viola decidono di intraprendere quando si rendono conto che non possono realizzare il loro sogno di avere un figlio naturalmente. Eppure nonostante la nascita di questo frugoletto biondo, Viola e Paolo si allontanano l’uno dall’altra, anche per via di un incidente stradale che ha coinvolto Viola proprio al nono mese di gravidanza.

Federica de Paolis, Le distrazioni Borri Books Viterbo
La scrittrice Federica De Paolis

Nel libro si parla anche di quella solitudine, spesso traumatica, che investe molte donne dopo il parto, un altro lato a volte doloroso della maternità. E poi dell’invadenza dei social media, che la solitudine spinge Viola all’imprudenza di “postare” le foto del bambino.

Intense sono anche le pagine relative ai nonni paterni Cesare e Renata, perché questo libro è un libro d’amore dove si parla dei sentimenti legati alla famiglia, dal punto di vista dei genitori e dei figli, del confronto generazionale, della difficoltà ad essere genitori.

Laura Ciulli, Federica De Paolis borribooks Viterbo
Laura Ciulli, Federica De Paolis

In “Le Distrazioni” trova spazio anche il tema dei rifiuti urbani a Roma. La famiglia protagonista in realtà abita al Villaggio Olimpico, un quartiere abbastanza centrale tra Flaminio e Parioli, sulla sponda sinistra del Tevere all’altezza di Ponte Milvio, sostanzialmente quasi immune da questa forma di degrado urbano (per inciso ci abita il direttore di Sosta e Ripresa, n.d.r.). Ma Paolo è un avvocato associato a uno studio che si occupa proprio della raccolta dei rifiuti, e la sua vicenda dà modo di indagare anche questo argomento “oscuro”.

Vicende, dunque, abbastanza comuni a tante famiglie del nostro tempo, credibili come purtroppo sono credibili le tragedie che possono investirle.

E infatti, un giorno cambia tutto: Viola e Paolo non si capiscono, lasciano Elia da solo al parco rendendosi conto solo dopo di averlo abbandonato. Quando tornano il bambino non c’è più. Senza svelare la conclusione di quello che resta comunque un thriller, proprio da questa distrazione si avvierà la ricomposizione del puzzle esistenziale di una coppia che piano piano si era allontanata.

Le distrazioni, Federica De Paolis, Harper Collins

Una citazione, infine, merita la copertina del libro, realizzata dal grafico Riccardo Falcinelli, dalla quale si è detta colpita Laura Ciulli. È come se questa coppia fosse stata ripresa dall’alto, e quindi si può vedere come i loro sguardi non siano proiettati verso lo stesso obiettivo, non siano allineati, non guardino insieme, quasi la fotografia di due vite non più in sintonia.

Un particolare ringraziamento al fotoreporter Gianluca Belei 

Federica de Paolis, Le distrazioni Borri Books Viterbo
Libreria Borri Books Viterbo, Festival della Lettura
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