“Toccare con il cuore: questo è credere”. È un dottore della Chiesa, un filosofo, un vescovo a scrivere così: Sant’Agostino. La Liturgia ne fa memoria oggi, 28 agosto, la sua straordinaria figura è così attuale e seguita.
Un uomo con le sue contraddizioni, con le sue fragilità, la sua continua ricerca di un senso alla sua esistenza. Scriveva nelle Confessioni: “Ci hai creati per Te, Signore, e inquieto è il nostro cuore finché non trova riposo in Te”. È da questa frase che si può capire la sua sete di verità, di risposte.
Agostino nasce a Tagaste, attuale Algeria, nel 354. La madre Monica è una donna di Fede cristiana, il padre Patrizio è pagano, ma si converte poco tempo prima di morire.
È la madre ad avere una forte influenza su Agostino, sin da piccolo, ma il giovane è irrequieto e nell’adolescenza sono altri i suoi interessi. Tra filosofia e retorica, la sua vita è rivolta anche alla sregolatezza. I suoi interessi sono poi rivolti al manicheismo, tanto da trasferirsi a Roma a 29 anni. Ma questa dottrina non placa la sua continua ricerca. Si trasferisce a Milano verso il 384, lì avviene qualcosa che segna l’inizio del suo cambiamento: conosce il vescovo Sant’Agostino Ambrogio. Agostino si rende conto che ha trovato tutto quello che cercava da anni. Ed è proprio in quel periodo che riprende il rapporto con la madre. Il vescovo Ambrogio lo battezza, ormai si compie la volontà Divina.
Dopo la sua morte nel 387, Agostino ritorna in Africa. Intraprende la vita monastica, vivendo a Tagaste e successivamente ad Ippona. Viene poi proclamato vescovo per ‘vox populi’, per acclamazione popolare. È un vescovo illuminato e seguito. Si dedica con amore alla cura delle anime, ma si ammala gravemente e muore nel 430.
Foto tratte dal web
Laura Ciulli è una giornalista cattolica e una poetessa. Nel primo di questi aspetti ha svolto la sua attività come redattrice presso alcuni quotidiani online e come responsabile di cronaca giudiziaria e speaker radiofonica in varie emittenti viterbesi e della Sardegna. Ha co-fondato e ha diretto la testata TusciaMagazine.it, e da un anno la testata InfiniteRealtà.it. Corrispondente da Viterbo per Radio Radio nella trasmissione Doppia Vela Ventuno, realizzata in collaborazione con il ministero dell’Interno e con la questura di Viterbo e varie questure delle province del Lazio. L’ultimo impegno che ha assunto è la vicedirezione della testata giornalistica Sosta e Ripresa, fondata da Tommasa Alfieri, della quale ha ideato la versione online. Collabora anche con le testate online Il punto quotidiano.it e Ponte Adriatico.
Giornalista cattolica, dunque, come testimonia non solo la sua militanza durata per molto tempo nell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), che di per se stessa non costituirebbe una prova valoriale, e forse neppure il fatto che abbia frequentato l’Istituto di Scienze Religiose San Bonaventura da Bagnoregio, ma soprattutto la determinazione a improntare sempre più la sua attività pubblicistica e comunicativa all’attenzione peculiare alla verità, al confronto e alla verifica con la verità di ogni evento e di ogni notizia che il giornalismo cattolico dovrebbe avere. La sua crescita professionale in questo senso è stata continua, fin dalle prime giovanili esperienze. In questo si ascrive il servizio, a titolo completamente gratuito, che presta a Sosta e Ripresa, il giornale fondato da Tommasa Alfieri, un tempo periodico solo cartaceo e trasformato in quotidiano online soprattutto grazie al suo personale impegno. Un impegno sostenuto da un sempre più approfondito confronto con gli scritti della fondatrice e con il suo magistero laicale. Socia Anps, Associazione Nazionale Polizia di Stato, socia fondatrice del Gruppo Volontari Sezione Anps Viterbo, donatrice Avis ed iscritta al Gruppo DonatoriNati della Questura di Viterbo.
Come poetessa Laura Ciulli ha all’attivo alcune premiazioni e selezioni in concorsi nazionali come Aletti editore, Premio letterario IBISKOS, Associazione Amici dell’Umbria, Centro Culturale Internazionale d’Arte SEVER. Secondo la professoressa Biondolillo, quotata critica d’arte, “Accostarsi alla poesia di Laura Ciulli è come attraversare i sentieri di un mondo spirituale ove troviamo l’Io tramite un linguaggio poetico della ricercatezza del verso basato sull’accostamento della parola densa di significato concentrato sull’acquisizione dell’essenzialità…”