È ormai una tradizione pluriennale. Anche quest’anno dal 7 al 10 agosto, il vescovo Rossi terrà un corso di esercizi spirituali, aperto a tutti, laici e consacrati, partendo dalla figura di Davide.

Gli incontri si svolgeranno dalle 9 alle 12 e ci sarà la possibilità di concludere la mattinata con il pranzo. 
Lo scopo definitivo della catechesi è di mettere non solo in contatto, ma in comunione, in intimità con Gesù Cristo. Tutta l’azione evangelizzatrice è intesa a favorire la comunione con Gesù Cristo.
La Chiesa impara da Dio come trasmettere agli uomini la Parola in Lui. La Chiesa maestra non può che seguire la pedagogia di Dio.

Gli esercizi spirituali estivi sono una tradizione che ha lasciato una profonda traccia nella vita della diocesi. Il tema è quello dell’ascesa al trono del re Davide, nella meraviglia di una chiamata inattesa, nella fatica di trovare spazio alla corte di Saul, nella miscela di amicizia e voglia di vendetta. Forse, una icona di ogni chiamata che rivela la magnanimità della misericordia divina e la fragilità di ogni creatura.
Dio salva e giudica, giudica e salva. Lo stesso giudizio, annunciato dai profeti, rientra nell’agire di Dio per la salvezza. Potrebbe sembrare un paradosso, ma la verità è che il giudizio di Dio va di pari passo con la salvezza che Dio opera.
Superfluo sottolineare la grande competenza del relatore su questi temi e la sua grande capacità di suscitare l’attenzione e l’interesse della gente. In effetti, la proposta di monsignor Rossi è una chiara e forte provocazione ad uscire da un cristianesimo fatto di tradizioni, e del «sapersi accontentare». La prospettiva, invece, non può che essere altra: conoscere, sviscerare le ricchezze di una fede che non s’accontenta di credere a delle verità, ma ha come meta la conoscenza di Cristo e l’intima unione con Lui.

Si tratterà di giorni trascorsi nella preghiera, in ascolto del Signore e nella familiarità con Lui. Una opportunità per gustare l’amicizia con il Signore e nel riscoprire un modo «significativo» di vivere la fede oggi, in stretto rapporto con le situazioni di vita e con le esigenze di crescita personale e di responsabilità sociale. Saranno giorni di grazia.

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