Sono trascorsi già tre anni dalla terribile notte del 23 agosto 2016, quando un violento sisma ha colpito il Centro Italia. Nulla è cambiato, o quasi.
Amatrice, la cittadina simbolo, è avvolta ancora nella polvere e tra le macerie: testimonianza silenziosa di quello che è stato. Testimonianza di quello che ancora non è stato fatto.
Mentre i comuni di Amatrice, Accumoli e Cittàreale hanno ricordato i loro morti in questo triste anniversario, i sopravvissuti continuano a vivere, se così si può dire, nei moduli abitativi, altri negli alberghi della costa.

La solita passerella di politici, meteore sparite e poi silenzio, ma soprattutto tanta solitudine per queste persone ferite nel corpo, nello spirito, nella mente.
Suggestiva la “serata di pace” ad Accumoli con il vescovo di Rieti Domenico Pompili dal 23 agosto e poi, alla mezzanotte, tutti al Palazzetto dello sport dove all’1:30 uniti nella veglia di preghiera con tanto di fiaccolata.
Alle 3,36 la dolorosa lettura dei nomi delle vittime del sisma, al rintocco delle campane. Infine, alle 4:00, la preghiera presso il monumento del Parco Minozzi.
Tutto questo tra camere squarciate dal terremoto, bagni che si affacciano sulla via, quadri che spuntano dalle pareti, lampadari che ancora sono sospesi. Uno spettacolo allucinante in tutti sensi, perché testimonia quello che hanno passato queste persone, perché testimonia ancora la difficoltà ad intraprendere questo cammino della ricostruzione, perché testimonia l’impotenza dell’uomo davanti alla forza della natura.
L’unica nota positiva è stata quella di rispettare la volontà dei familiari delle vittime del sisma, di non volere la presenza di politici e giornalisti alla cerimonia della notte dell’anniversario, ma solo alla Santa Messa del 24 agosto alle 11:00.
Incisive le parole di Monsignor Pompili nell’omelia che, sottolineando la passata adrenalina nell’emergenza, ha affermato: “Più che una visione in questi tre anni sono prevalsi punti di vista diversi, anche a motivo dell’alternarsi di Governi di responsabilità personali. La tendenza,ogni volta, è stata quella di ricominciare nel modo esattamente contrario a chi è venuto prima. L’effetto, inevitabilmente, non poteva essere che lo stallo“.

Laura Ciulli è una giornalista cattolica e una poetessa. Nel primo di questi aspetti ha svolto la sua attività come redattrice presso alcuni quotidiani online e come responsabile di cronaca giudiziaria e speaker radiofonica in varie emittenti viterbesi e della Sardegna. Ha co-fondato e ha diretto la testata TusciaMagazine.it, e da un anno la testata InfiniteRealtà.it. Corrispondente da Viterbo per Radio Radio nella trasmissione Doppia Vela Ventuno, realizzata in collaborazione con il ministero dell’Interno e con la questura di Viterbo e varie questure delle province del Lazio. L’ultimo impegno che ha assunto è la vicedirezione della testata giornalistica Sosta e Ripresa, fondata da Tommasa Alfieri, della quale ha ideato la versione online. Collabora anche con le testate online Il punto quotidiano.it e Ponte Adriatico.
Giornalista cattolica, dunque, come testimonia non solo la sua militanza durata per molto tempo nell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), che di per se stessa non costituirebbe una prova valoriale, e forse neppure il fatto che abbia frequentato l’Istituto di Scienze Religiose San Bonaventura da Bagnoregio, ma soprattutto la determinazione a improntare sempre più la sua attività pubblicistica e comunicativa all’attenzione peculiare alla verità, al confronto e alla verifica con la verità di ogni evento e di ogni notizia che il giornalismo cattolico dovrebbe avere. La sua crescita professionale in questo senso è stata continua, fin dalle prime giovanili esperienze. In questo si ascrive il servizio, a titolo completamente gratuito, che presta a Sosta e Ripresa, il giornale fondato da Tommasa Alfieri, un tempo periodico solo cartaceo e trasformato in quotidiano online soprattutto grazie al suo personale impegno. Un impegno sostenuto da un sempre più approfondito confronto con gli scritti della fondatrice e con il suo magistero laicale. Socia Anps, Associazione Nazionale Polizia di Stato, socia fondatrice del Gruppo Volontari Sezione Anps Viterbo, donatrice Avis ed iscritta al Gruppo DonatoriNati della Questura di Viterbo.
Come poetessa Laura Ciulli ha all’attivo alcune premiazioni e selezioni in concorsi nazionali come Aletti editore, Premio letterario IBISKOS, Associazione Amici dell’Umbria, Centro Culturale Internazionale d’Arte SEVER. Secondo la professoressa Biondolillo, quotata critica d’arte, “Accostarsi alla poesia di Laura Ciulli è come attraversare i sentieri di un mondo spirituale ove troviamo l’Io tramite un linguaggio poetico della ricercatezza del verso basato sull’accostamento della parola densa di significato concentrato sull’acquisizione dell’essenzialità…”