Una gran folla presente questa mattina per la celebrazione della Messa di Pasqua con Papa Francesco.
La piazza blindata e sotto stretti controlli delle Forze dell’Ordine che, ancora una volta, monitora la zona con professionalità ed impegno.
Circa 50mila piante inviate per l’occasione in Vaticano dai florovivaisti olandesi trasformano la piazza in un incantevole e colorato giardino.
Il Papa parla a braccio dinanzi ad una folla oceanica, che ha atteso lunghe ore, sottoponendosi ai controlli di una Piazza San Pietro sorvegliata scrupolosamente.
“E io? Ho il cuore aperto alle sorprese di Dio?”, è la domanda con la quale il Santo Padre, introduce l’omelia della Messa di Pasqua.
Ma poi continua “Cosa dice a me la sorpresa? Giovanni e Pietro sono andati di corsa al Sepolcro ed io in questa Pasqua 2018?. C’è sempre una sorpresa dietro l’altra Dio non sa fare un annuncio senza sorprenderci e la sorpresa è quello che ti tocca là dove non lo aspetti”.
Nella Pasqua che rappresenta il credere che Dio irrompe, è risorto dalla morte, per renderti renderci partecipi della sua opera di salvezza, Papa Francesco parla ad una moltitudine di cuori.
“C’è sempre una sorpresa dietro l’altra – prosegue il Santo Padre – Dio non sa fare un annuncio senza sorprenderci e la sorpresa è quello che ti tocca là dove non lo aspetti. Dio sorprende per dirla coi giovani, fa colpo basso”.
Usando, poi, un’immagine familiare aggiunge che “Le sorprese di Dio ci mettono in cammino subito” e chiefendici se anche noi oggi sappiamo fare altrettanto aggiunge: “La gente corre lascia tutto quello che sta facendo, anche la casalinga – lascia le patate nella pentola. Le troverà bruciate ma l’importante è correre per vedere quella sorpresa, quell’annuncio”.
Non manca il pensiero alla pace nel mondo ad iniziare dallo sterminio in Siria, terra martoriata, “La cui popolazione è stremata da una guerra che non vede fine“. Ma aggiunge anche: “La luce di Cristo Risorto illumini le coscienze di tutti i responsabili politici e militari, affinché si ponga termine immediatamente allo sterminio in corso“.
Rivolge anche un appello per “I bambini che, a causa delle guerre e della fame, crescono senza speranza, privi di educazione e di assistenza sanitaria; e anche per gli anziani scartati dalla cultura egoistica, che mette da parte chi non è produttivo”.
Insomma, Papa Francesco ci chiede se siamo capaci di sorprenderci e correre, se abbiamo “Il cuore aperto alle sorprese di Dio”, se anche noi scartiamo gli anziani mettendoli da parte, perché non produttivi. Ci parla di quella “Speranza e dignità da portare nella nostra storia segnata datate ingiusta e violenze“.
Un grande spunto per riflettere su cosa significhi la Pasqua per tutti noi.

Laura Ciulli è una giornalista cattolica e una poetessa. Nel primo di questi aspetti ha svolto la sua attività come redattrice presso alcuni quotidiani online e come responsabile di cronaca giudiziaria e speaker radiofonica in varie emittenti viterbesi e della Sardegna. Ha co-fondato e ha diretto la testata TusciaMagazine.it, e da un anno la testata InfiniteRealtà.it. Corrispondente da Viterbo per Radio Radio nella trasmissione Doppia Vela Ventuno, realizzata in collaborazione con il ministero dell’Interno e con la questura di Viterbo e varie questure delle province del Lazio. L’ultimo impegno che ha assunto è la vicedirezione della testata giornalistica Sosta e Ripresa, fondata da Tommasa Alfieri, della quale ha ideato la versione online. Collabora anche con le testate online Il punto quotidiano.it e Ponte Adriatico.
Giornalista cattolica, dunque, come testimonia non solo la sua militanza durata per molto tempo nell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), che di per se stessa non costituirebbe una prova valoriale, e forse neppure il fatto che abbia frequentato l’Istituto di Scienze Religiose San Bonaventura da Bagnoregio, ma soprattutto la determinazione a improntare sempre più la sua attività pubblicistica e comunicativa all’attenzione peculiare alla verità, al confronto e alla verifica con la verità di ogni evento e di ogni notizia che il giornalismo cattolico dovrebbe avere. La sua crescita professionale in questo senso è stata continua, fin dalle prime giovanili esperienze. In questo si ascrive il servizio, a titolo completamente gratuito, che presta a Sosta e Ripresa, il giornale fondato da Tommasa Alfieri, un tempo periodico solo cartaceo e trasformato in quotidiano online soprattutto grazie al suo personale impegno. Un impegno sostenuto da un sempre più approfondito confronto con gli scritti della fondatrice e con il suo magistero laicale. Socia Anps, Associazione Nazionale Polizia di Stato, socia fondatrice del Gruppo Volontari Sezione Anps Viterbo, donatrice Avis ed iscritta al Gruppo DonatoriNati della Questura di Viterbo.
Come poetessa Laura Ciulli ha all’attivo alcune premiazioni e selezioni in concorsi nazionali come Aletti editore, Premio letterario IBISKOS, Associazione Amici dell’Umbria, Centro Culturale Internazionale d’Arte SEVER. Secondo la professoressa Biondolillo, quotata critica d’arte, “Accostarsi alla poesia di Laura Ciulli è come attraversare i sentieri di un mondo spirituale ove troviamo l’Io tramite un linguaggio poetico della ricercatezza del verso basato sull’accostamento della parola densa di significato concentrato sull’acquisizione dell’essenzialità…”