18ma domenica T.O./C – 3 AGOSTO 
Il Vangelo di oggi (Luca 12:13-21) è uno schiaffo a quasi tutti noi. Forse un calcio. Chi non ha mai litigato per questioni di eredità? E’ un continuo discutere tra parenti, sotterfugi, manipolazioni di conti bancari, furti nelle case di gioielli e altro… E poi questa avidità strisciante che fa stare male la gente. Accumulare cose, case, ville, macchine, orologi, quadri… è il “grano” di cui parla il Vangelo. Accumulare, accumulare, riempire, comperare… Ci cadiamo tutti. Non solo i ricchissimi che non sanno come spendere i soldi, investono 200 milioni per una sala da ballo, e magari a cena ordinano una bottiglie di 40.000 dollari…  Non scherzo. L’ho visto io in un ristorante non vi dico dove. Vi invito a leggere il salmo 90 che aiuta a vedere le cose con più semplicità e verità… “Signore insegnaci a contare i giorni, a cercare la sapienza del cuore… ai tuoi servi l’amore rivela…” (vv 12, 16). Essere e vivere con semplicità. Non c’è bisogno dello spreco per sentirsi arrivati. Arrivati dove?… “Io sono il pane della vita” leggiamo in Giovanni (6:35). Alimentiamoci di Lui e ci sentiremo sazi di vita. Il Cristianesimo ha in mano i cammini di una vita-storia di salvezza. Ma chi di noi è cristiano? Troppi battezzati con acqua e pochi cristiani imitatori di Cristo. A quale “chiesa” stiamo cercando di appartenere?
(il Cristo, di Silvio Mastrodascio, italo-canadese)
don Gianni Carparelli
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