Cronache di un „parroco di campagna”

Stefano Stefanini

Il Banchetto Eucaristico domenicale nella chiesa della
Mater Amabilis di Castel d‘Asso, in cui si venera il Beato
Domenico, si e‘ arricchito nella domenica trascorsa di
partecipata e coinvolgente esperienza di famiglia tra le
famiglie.

Il ricordo di un marito e di un papà recentemente
scomparso che don Gianni Carparelli ha saputo trasformare
in una Celebrazione per e della Vita.
Non e‘ piaggeria, e‘ racconto umano, comunitario, di una
Celebrazione che avvicina al Sommamente Sacro, per noi
credenti, la vita segnata da prove sconvolgenti, che il
Consolatore, il Paraclito, riesce a consolare ed avvicinare
una moglie ed un piccolo figlio ad un Papa‘ che seppur
assente e‘ sempre vicino a proteggere e consolare chi
soffre di un vuoto incolmabile.

Un altro gesto-evento importante di questa domenica
compiuto in una chiesa rurale decentrata, ma splendente di
carità fraterna: il dono di un calice artistico realizzato dallo
scultore Ernesto Lamagna, considerato l’iniziatore del
“Nuovo Barocco“ offerto da don Gianni, che lo aveva
ricevuto nel momento del distacco dalla comunità
canadese, alla Comunità del Monte Athos, in segno di
unita‘, come affermato da don Gianni: „con il desiderio che
chi Crede in Gesù non sia diviso… sono semi che
cresceranno, di una fede che cresce nella vita.“

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