l 2 di novembre ci ricorda che la morte è sorella della vita. Epicuro ci scherzava sopra. Quando noi ci siamo lei non c’è e quando lei c’è noi non ci siamo. Anche sé questa “sorella” dal volto scuro ci avverte in genere che sta arrivando alla nostra porta, magari concedendoci qualche tempo supplementare. Nel 1889 Richard Strauss compose per un suo giovane amico una sinfonia-tone music: Morte e trasfigurazione. 24 minuti di sogno musicale. Io l’ho ascoltata diretta dal maestro Riccardo Muti a Toronto. Con la musica il compositore ci avvicina al letto di un sofferente e ripassa tutta la vita di una persona, dalla infanzia al momento in cui la

Musica ci introduce verso “le infinite bellezze del cielo” come diceva Strauss. Sembra che nel momento del distacco due mani gentili ci prendano e ci conducano verso…… (e qui mi fermo perché sono le mani della fede e non vorrei inquinarle con le teorie. Il mistero di Dio in cui credo mi siano accanto e dentro l’anima per augurarmi: buon viaggio figlio mio. Quello che hai donato e’ la bellezza che incontrerai e la luce che hai seminato sarà la luce del tuo cielo).
don Gianni Carparelli
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