Riflessione sul Messaggio Quaresimale di Francesco, 2025.

Questo nostro Papa Francesco è proprio papabile o ri-papabile. Anche se nessuno chiederà il mio voto, sappiate che c’è. Nel suo messaggio per la Quaresima 2025 ci riconduce a quello che da anni ci sta dicendo in forme diverse: omelie, riflessioni, libri, interventi… è di una coerenza spirituale ammirabile. Ed ecco ora tra le nostre mani il suo messaggio per la Quaresima 2025, tempo forte per vivere il cammino della fede in Gesù. Giustamente, essendo nell’anno del Giubileo, il tema suggerito è: “Camminare insieme nella Speranza”. Tre le idee guida. Che la nostra lettura non resti sulla carta:

1. Camminare. Siamo pellegrini guidati dalla speranza alla ricerca di quello che speriamo. C’è una terra promessa in attesa. Ma non è una terra geografica. E’ una terra dello spirito. Una vita nuova da costruire mentre la speriamo e desideriamo. Non possiamo restare immobili, seduti… aspettando che arrivi. Dobbiamo andarle incontro pavimentando le strade della vita. Man mano che diventiamo migliori stiamo pavimentando l’arrivo del futuro desiderato.

2. Cammino che va fatto insieme. Se siamo in questo cammino è perché c’è una unità originale all’inizio della storia e della vita, della nostra vita. “Camminare insieme significa essere tessitori di unità, a partire dalla comune dignità di figli di Dio” (cfr Gal 3,26-28); significa procedere fianco a fianco, senza calpestare o sopraffare l’altro, senza covare invidia o ipocrisia, senza lasciare che qualcuno rimanga indietro o si senta escluso” … dobbiamo “… verificare se nella nostra vita, nelle nostre famiglie, nei luoghi in cui lavoriamo, nelle comunità parrocchiali o religiose, siamo capaci di camminare con gli altri, di ascoltare, di vincere la tentazione di arroccarci nella nostra autoreferenzialità e di badare soltanto ai nostri bisogni. Chiediamoci davanti al Signore se siamo in grado di lavorare insieme come vescovi, presbiteri, consacrati e laici, al servizio del Regno di Dio” (dal messaggio)

3. In terzo luogo, dobbiamo compiere questo “cammino insieme nella speranza di una promessa. La speranza che non delude (cfr Rm 5,5). La speranza che non delude è Gesù, nostro amore e nostra speranza, è risorto” (dal messaggio).

Il messaggio continua poi con una domanda concreta che aiuta a capire cosa voglia dire vivere da persona risorta, perché anche noi dobbiamo risorgere. Pur non sapendo quando e come, le pietre saranno rimorse da una vita sepolta per permettere a tutti noi, se preparati, di tornare alla luce di una vita nuova. La speranza che stiamo costruendo la dobbiamo vivere, non solo pregare:

“Vivo concretamente la speranza che mi aiuta a leggere gli eventi della storia e mi spinge all’impegno per la giustizia, alla fraternità, alla cura della casa comune, facendo in modo che nessuno sia lasciato indietro?”

Il messaggio chiude con l’invito di Santa Teresa di Gesù: “Spera, anima mia, spera. Tu non conosci il giorno né l’ora. Veglia premurosamente, tutto passa in un soffio, sebbene la tua impazienza possa rendere incerto ciò che è certo, e lungo un tempo molto breve» (Esclamazioni dell’anima a Dio, 15, 3)

(chi desidera avere il messaggio completo lo trova facilmente con internet-google: “messaggio per Quaresima, 2025”)

don Gianni Carparelli

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