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SAN J. H. NEWMAN DOTTORE DELLA CHIESA

SAN J. H. NEWMAN DOTTORE DELLA CHIESA

Papa Leone XIV ha dato il suo parere favorevole a dichiarare San John H. Newman “Dottore della Chiesa”: è una bellissima notizia che mette, meritatamente, questo eccezionale campione inglese della Fede in compagnia di figure come Sant’Agostino o San Tommaso d’Aquino.

È un piccolo vanto anche per Viterbo che annovera tra i suoi cittadini illustri la figura del Beato Domenico Barberi che, sono parole dello stesso Newman, ebbe una parte nella conversione del Newman, ebbe una grande parte nella conversione del Newman. In realtà il percorso di questo grande teologo anglicano alla Chiesa di Roma, fu lungo e accidentato. Egli era la figura carismatica di un gruppo di professori di Oxford (chiamati Trattariani) che cercavano una “via media” tra la Chiesa Anglicana e la Chiesa di Roma: il risultato fu l’emarginazione da parte  di entrambe le chiese. Anzi, le autorità anglicane costrinsero i “Trattariani” a lasciare l’Università di Oxford. Il Beato Domenico, invece, ancor prima di arrivare come missionario in Inghilterra, si era messo in contatto epistolare con il gruppo, scaldandolo con il fervore del suo affetto per quelli che chiamava: ”Fratelli separati”. Una volta giunto in Inghilterra, nel suo continuo andare a predicare le missioni popolari, era diventato un ospite abituale e desiderato della comunità di “eretici” stabilitasi a Littlemore, un sobborgo di Oxford e molti di loro fecero il passo decisivo verso la Chiesa di Roma. L’ultimo a compiere questo passo fu proprio il Newman, che benchè convinto, tramite lo studio dei Padri della Chiesa, della continuità apostolica della Chiesa di Roma, per una sorta di orgoglio intellettuale, esitava a fare la propria “abiura”, un formulario abbastanza pesante. Aveva anche scritto: “Se vogliono convertire l’Inghilterra, vadano scalzi nelle nostre città industriali, predichino al popolo, … si facciano prendere a sassate … calpestati … Ammetterò che sono, di molto, migliori di noi.”. Proprio in questo il B Domenico fu per Newman una figura profetica, nel senso etimologico del termine “Pro-facio”:  egli andava scalzo tra gli immigrati che sfuggivano la terribile carestia dell’Irlanda degli anni ’40, baciava le pietre che gli venivano lanciate, accoglieva con bonomia i soprusi e le beffe di cui era oggetto. L’8 ottobre 1845, Newman fece la sua abiura a Domenico Barberi, avendolo atteso ansiosamente per una sua ennesima visita nel Ritiro di Littlemore. È questo il paradigma dell’Ecumenismo, non tanto le discussioni teologiche, quanto la Carità che opera sporcandosi mani e piedi.

San John H. Newman divenne sacerdote, Cardinale e Canonizzato nel 2019; fino alla fine della sua vita conservò un ricordo filiale del suo padre nella Fede auspicandone la ineludibile canonizzazione, aggiungendo: “Egli ebbe una grande parte nella mia conversione”

Mario “Metodio” Mancini

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