XV  Domenica T.O./C 13 luglio 

Anche questa domenica le letture si prestano a farci intuire un filone che ci porta al Signore Gesù. Nella prima, dal libro del Deuteronomio (30:10-14) Mosè invita a obbedire alla voce di Dio. E questa voce non viene dall’alto o dall’di là del mare. E’ vicino a noi, nel nostro cuore. Ricordiamo S. Agostino? In interiore homine habitat veritas! Dio abita dentro di noi. Pe questo poi il salmo 19 prega: “La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima… e i suoi precetti fanno gioire il cuore…”. Poi la lettera di Paolo ai Colossesi, “Gesù è l’immagine del Dio invisibile… ed è il primogenito di tutti noi … e in lui verranno riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli” (Col 1:15-20). Il canto al Vangelo è preso da Gv 6:63: “Le tue parole, Signore sono spirito e vita”. Qui la domanda. Almeno la mia: Signore, desidero obbedire (Deuteronomio), cerco di scoprirti dentro di me e credo che le tue parole siano spirito e vita. Il Signore Gesù mi mostra il cammino, anche se faticoso. Ma quale cammino? Il Vangelo ce lo dice con una parabola ben chiara. Chi va al Tempio a pregare non è necessariamente il cammino proposto dal Signore. Chi si ferma ad aiutare uno che non appartiene neppure alla nostra famiglia è COLUI che ha capito la via di Dio. Chi “si fa prossimo ha capito” dove avviene l’incontro con Dio. Non con le leggi, ma con l’amore attento e rispettoso. Questo il vero dono da offrire nell’offertorio. Papa Leone ce lo ha ricordato domenica scorsa… e con parole molto più vicine al Vangelo. Se può aiutarvi andate a meditarle.
don Gianni Carparelli
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