“Queste celebrazioni per il VII centenario della morte del sommo Poeta stimolino a rivisitare la sua Commedia così che, resi consapevoli della nostra condizione di esuli, ci lasciamo provocare a quel cammino di conversione ‘dal disordine alla saggezza, dal peccato alla santità, dalla miseria alla felicità, dalla contemplazione terrificante dell’ inferno a quella beatificante del paradiso”.
Si è espresso così Papa Francesco nell’udienza dello scorso settembre in Vaticano, ricevendo una delegazione ravennate delle celebrazioni dantesche.
Sabato, infatti, il Pontefice ha benedetto la croce d’oro, quella croce che Papa Paolo VI aveva mandato il 19 settembre del 1965 come segno della risurrezione che Dante professava, per il Settecentesimo anniversario della nascita di Dante Alighieri.
Ora questa croce simbolo torna al suo posto, proprio dopo il restauro del mausoleo dantesco, progettato da Camillo Morigia.
Per questa occasione, il prossimo sabato 17 ottobre alle 11:00 ci sarà una cerimonia davanti alla tomba di Dante Alighieri, con la partecipazione del sindaco Michele de Pascal per un saluto, una riflessione del vescovo dell’Archidiocesi di Ravenna-Cervia, Lorenzo Ghizzoni ed il direttore del Centro dantesco dei Frati minori conventuali, custodi e cultori di Dante e della sua opera, padre Ivo Laurentini.
Si tratta di una croce greca, con alle estremità quattro ametiste, collocata al di sopra della lastra marmorea di Pietro Lombardo.
Uno dei gesti più significativi delle celebrazioni dantesche sarà porre questa Croce, simbolo così frequente nei mosaici ravennati, di nuovo sulla tomba di Dante.
La Tomba di Dante, dunque, sabato 17 ottobre resterà aperta al pubblico fino alle 23:00, nell’ambito degli eventi organizzati in occasione della “Notte per Dante”.
Laura Ciulli è una giornalista cattolica e una poetessa. Nel primo di questi aspetti ha svolto la sua attività come redattrice presso alcuni quotidiani online e come responsabile di cronaca giudiziaria e speaker radiofonica in varie emittenti viterbesi e della Sardegna. Ha co-fondato e ha diretto la testata TusciaMagazine.it, e da un anno la testata InfiniteRealtà.it ed è attualmente corrispondemte da Viterbo per Radio Radio nella trasmissione Doppia Vela Ventuno, realizzata in collaborazione con il ministero dell’Interno e con la questura di Viterbo. L’ultimo impegno che ha assunto è la vicedirezione della testata giornalistica Sosta e Ripresa.
Giornalista cattolica, dunque, come testimonia non solo la sua militanza durata per molto tempo nell’Unione Cattolica Stanpa Italiana (UCSI), che di per se stessa non costituirebbe una prova valoriale, e forse neppure il fatto che abbia frequentato l’Istituto di Scienze Religiose San Bonanentura da Bagnoregio, ma soprattutto la determinazione a improntare sempre più la sua attività pubblicistica e comunicativa all’attenzione peculiare alla verità, al confronto e alla verifica con la verità di ogni evento e di ogni notizia che il giornalismo cattolico dovrebbe avere. La sua crescita professionale in questo senso è stata continua, fin dalle prime giovanili esperienze. In questo si ascrive il servizio, a titolo completamente gratuito, che presta a Sosta e Ripresa, il giornale fondato da Tommasa Alfieri, un tempo periodico solo cartaceo e trasformato in quotidiano online soprattutto grazie al suo personale impegno. Un impegno sostenuto da un sempre più approfondito confronto con gli scritti della fondatrice e con il suo magistero laicale.
Come poetessa Laura Ciulli ha all’attivo alcune premiazioni e selezioni in concorsi nazionali come Aletti editore, Premio letterario IBISKOS, Associazione Amici dell’Umbria, Centro Culturale Internazionale d’Arte SEVER. Secondo la professoressa Biondolillo, quotata critica d’arte, “Accostarsi alla poesia di Laura Ciulli è come attraversare i sentieri di un mondo spirituale ove troviamo l’Io tramite un liguaggio poetico della ricercatezza del verso basato sull’accostamento della parola densa di significato concentrato sull’acquisizione dell’essenzialità…”.