A partire dal 7 Feb ogni 1°venerdì del mese don Luca Scuderi celebrerà una Santa Messa in suffragio del Beato Domenico nella chiesa della Sacra Famiglia, finalizzata alla conoscenza e divulgazione della figura del Beato stesso. Saranno distribuiti volantini di quanto detto a tal proposito. Il volantino sarà riportato mensilmente su questa testata. A seguire il primo:
BEATO DOMENICO DELLA MADRE DI DIO
Al secolo: Domenico Barberi da Viterbo
6 giugno 1792 Nato a Casale Pace (Strada Palanzana)
Agosto 1814 Ingresso nel Ritiro di Vetralla
1 marzo 1818 Ordinazione sacerdotale
26 aprile 1833 Elezione a Provinciale del Sud Lazio
4 maggio 1840 Partenza della Missione e fondazione del Ritiro di Ere (Provincia del Belgio)
5 ottobre 1841 Arrivo definitivo in Inghilterra
27 agosto 1849 Agonia e morte per ictus cerebrale a Reading
27 ottobre 1963 Beatificazione durante il Concilio Vaticano II
4 marzo 1986 Costituzione dell’Associazione Amici del Beato Domenico della Madre di Dio
«È UN PROFETA, COME UNO DEI PROFETI» (Mc 6,14)
La Chiesa universale (Cattolici, Ortodossi, Protestanti) ha appena celebrato l’Ottavario di Preghiera per l’Unità dei Cristiani: il movimento ecumenico che auspica e prega “Ut Unum sint” perché siano tutti una cosa sola. Sono le parole dette da Nostro Signore nell’Ultima Cena durante la sua cosiddetta preghiera sacerdotale (Gv 17,21). Il Beato Domenico Barberi è stato appunto un profeta di questo movimento, riconosciuto dalla Chiesa all’atto della sua
beatificazione nel corso del Concilio Ecumenico Vaticano II col titolo di Apostolo dell’ecumenismo.
Profeta è stato nel senso pieno della parola (pro-facio = faccio per) unendo alla predicazione ed alla preghiera l’azione missionaria. Tutta la sua vita di religioso passionista è stata vissuta nella convinzione del suo apostolato presso i “fratelli separati” e come Provinciale dell’Ordine promosse una crociata di preghiera per la conversione dell’Inghilterra.
Quasi cinquantenne, nel 1840, mise alfine piede al centro dell’Impero britannico superando le difficoltà burocratiche, la salute malferma, la lingua, la situazione socio-politica, la strisciante persecuzione contro i “papisti”. Con il suo atteggiamento umile, ma infiammato d’amore, superò anche gli insulti e le aggressioni dei più ostili, frenando nello
stesso tempo lo zelo estremista dei primi convertiti: alla prima processione del Corpus Domini ad Aston Hall la folla dei partecipanti era costituita indifferentemente da cattolici e da anglicani. A tanti anni di distanza, questo carisma di riconciliazione, continua ad affratellare. L’anno scorso, nell’ultima processione della parrocchia di San Giuseppe, a Londra, (l’ultima da lui fondata), hanno partecipato fedeli di entrambe le confessione.
Ovviamente, oltre la messa alla Sacra Famiglia, rimane la consuetudine della S. Messa celebrata ogni domenica da don Gianni Carparelli (Padre Spirituale dell’ Ass.ne “Amici del Beato Domenico della Madre di Dio – APS”), , presso la chiesetta rurale di Castel d’Asso “S.Maria Mater Amabilis”, dove, dal 2013, anno di riapertura della stessa, viene venerato il Beato Domenico. In particolare, la S. Messa dell’ultima domenica di ogni mese viene celebrata in suffragio del Beato, così come pure, il S. Rosario l’ultimo venerdì di ogni mese.
N.B. : foto in alto: capellina del Beato al casale Molaioni.
Foto al centro: targa apposta dalla diocesi di Birmingham alla capellina del Merlano (casale Molaioni Vt) dove il Beato accolse la chiamata divina.
Foto sotto: un ricordo del pellegrinaggio sulle orme del Beato all’ingresso della chiesa di una delle 4 parrocchie inglesi titolate al Beato Domenico, e precisamente quella di San Giuseppe, sita in Londra, l’ultima da lui fondata.