Una giornata per celebrare e soprattutto per ricordare. Una giornata per impegnarsi, nei cuori e nella società, a fare di ogni giorno un 8 marzo. Perché serve. Perché il il lavoro da fare ancora è tanto. Perché la speranza non è attesa immobile di un futuro diverso: è motivazione del lavoro nel cantiere della civiltà.
Ogni anno è una lotta per i diritti, ogni anno con un bollettino di guerra, dove le donne continuano ancora a morire per mano di uomini che dicono di amarle.
Eppure il mondo è donna, perché sono loro a dare la vita, sono le donne che giorno per giorno cercano di contribuire per rendere la società più umana.
Papa Francesco ha sempre puntualizzato che le donne ‘testimoniano il vangelo e lavorano nella Chiesa’.
Già, sono importanti, quanto necessarie per la vita stessa. Vanno oltre, sanno vedere il mondo con occhi diversi con un cuore aperto, paziente, generoso.
Non considerarle emarginare le porta soltanto alla sterilità.
L’ 8marzo è una giornata per ribadire l’importanza della loro presenza nel mondo, nella società.
Sono armonia, sono bellezza, sono dolcezza.
E Maria diventa l’esempio, Lei, la Madre dell’umanità ci guida attraverso il suo totale abbandono alla parola di Dio. Dal suo Fiat, scaturisce la salvezza dell’umanità. Del resto Giovanni Paolo II nell’Enciclica Mulieris Dignitatem ha scritto che “Maria è l’archetipo della personale dignità della donna”.
Lo scopo della donna, come affermato da Papa Francesco nell’omelia a Santa Marta tempo fa “non è quello di lavare i piatti, ma è quello rendere più bello il mondo riempiendolo di amore e tenerezza.”
Il Santo Padre nelle sue omelie ha manifestato spesso il suo disappunto nel persistere di una certa mentalità maschilista, dove prevalgono gli atti di violenza verso la donna, considerata un vero e proprio oggetto, sfruttata sia nella pubblicità, che nell’industria del consumo.
Eppure la donna è la madre che aiuta i figli, è la madre pronta a denunciare il figlio tossicodipendente pur di salvarlo e di strapparlo dalle grinfie della droga. È lei che perdona il marito accogliendolo in casa. È dedizione, è devozione, l’artefice dell’amore vero, del dono. Donne di buona volontà, operatrici del bene, quindi. Proprio come nella Lettera alle donne, Papa Giovanni Paolo II scriveva: “Non posso non manifestare la mia ammirazione per le donne di buona volontà che si sono dedicate a difendere la dignità della condizione femminile attraverso la conquista di fondamentali diritti sociali, economici e politici, e ne hanno preso coraggiosa iniziativa in tempi in cui questo loro impegno veniva considerato un atto di trasgressione…”.

Laura Ciulli è una giornalista cattolica e una poetessa. Nel primo di questi aspetti ha svolto la sua attività come redattrice presso alcuni quotidiani online e come responsabile di cronaca giudiziaria e speaker radiofonica in varie emittenti viterbesi e della Sardegna. Ha co-fondato e ha diretto la testata TusciaMagazine.it, e da un anno la testata InfiniteRealtà.it. Corrispondemte da Viterbo per Radio Radio nella trasmissione Doppia Vela Ventuno, realizzata in collaborazione con il ministero dell’Interno e con la questura di Viterbo e varie questure delle province del Lazio. L’ultimo impegno che ha assunto è la vicedirezione della testata giornalistica Sosta e Ripresa. Collabora anche con le testate online Il punto quotidiano.it e Ponte Adriatico.
Giornalista cattolica, dunque, come testimonia non solo la sua militanza durata per molto tempo nell’Unione Cattolica Stanpa Italiana (UCSI), che di per se stessa non costituirebbe una prova valoriale, e forse neppure il fatto che abbia frequentato l’Istituto di Scienze Religiose San Bonanentura da Bagnoregio, ma soprattutto la determinazione a improntare sempre più la sua attività pubblicistica e comunicativa all’attenzione peculiare alla verità, al confronto e alla verifica con la verità di ogni evento e di ogni notizia che il giornalismo cattolico dovrebbe avere. La sua crescita professionale in questo senso è stata continua, fin dalle prime giovanili esperienze. In questo si ascrive il servizio, a titolo completamente gratuito, che presta a Sosta e Ripresa, il giornale fondato da Tommasa Alfieri, un tempo periodico solo cartaceo e trasformato in quotidiano online soprattutto grazie al suo personale impegno. Un impegno sostenuto da un sempre più approfondito confronto con gli scritti della fondatrice e con il suo magistero laicale. Socia Anps, Associazione Nazionale Polizia di Stato, socia fondatrice del Gruppo Volontari Sezione Anps Viterbo, donatrice Avis ed iscritta al Gruppo DonatoriNati della Questura di Viterbo.
Come poetessa Laura Ciulli ha all’attivo alcune premiazioni e selezioni in concorsi nazionali come Aletti editore, Premio letterario IBISKOS, Associazione Amici dell’Umbria, Centro Culturale Internazionale d’Arte SEVER. Secondo la professoressa Biondolillo, quotata critica d’arte, “Accostarsi alla poesia di Laura Ciulli è come attraversare i sentieri di un mondo spirituale ove troviamo l’Io tramite un liguaggio poetico della ricercatezza del verso basato sull’accostamento della parola densa di significato concentrato sull’acquisizione dell’essenzialità…”.