Madonna Desolata Latera

Un canto doloroso e struggente è risuonato nella notte tra il Giovedì Santo e il Venerdì Santo a Latera, la cittadina della Tuscia dove si è svolta la tradizionale processione della Madonna Desolata. Sono le donne di Latera ad accompagnare per le ripide vie del borgo l’immagine di Maria, immaginata da questa suggestiva e commovente forma di pietà popolare alla ricerca del Figlio tratto in arresto nella notte del Getsemani, dalle guardie del sinedrio di Gerusalemme.

E bisogna aggiungere che questa devozione, tra le più antiche e caratteristiche della Tuscia e della quale le donne sono custodi preziose, sebbene non sia strettamente legata alla storicità dei Vangeli, sa ricongiungere a Dio anche i cuori più induriti, anche chi non va in chiesa da anni.

Don Terence Nkandu La processione con l’espressivo simulacro ligneo della Madonna Addolorata, si è snodata in piena notte, dopo i riti del Giovedì Santo, con l’adorazione del Santissimo esposto al mattino nel battistero, con la Messa in Coena Domini e l’adorazione del trono eucaristico, quello che un tempo – e da molti tuttora – veniva chiamato “sepolcro”, partendo e rientrando nella chiesa parrocchiale di San Clemente I Papa e Martire, affollata in queste ore non solo dalla cittadinanza di Latera, ma anche dai numerosi turisti presenti, molti dei quali ritornati a Latera proprio in occasione dei riti della Settimana Santa.

Don Terence Nkandu, Latera
Don Terence Nkandu

All’omelia della Messa che celebra l’istituzione dell’Eucarestia e del sacerdozio ordinato, il parroco don Terence Nkandua, ha ricordato come in questa occasione, soprattutto, “il Signore ci invita al servizio dei fratelli, a imitazione di Lui venuto a servire l’umanità intera” e ha chiesto una preghiera per i sacerdoti che “… ci hanno fatto diventare cristiani, cancellano i nostri peccati…”.

 

Latera SepolcroTra i particolari dell’addobbo del trono eucaristico, il caratteristico ‘grano del sepolcro’. Si tratta di un particolare grano di colore verde, quasi fluorescente, proprio perché viene fatto germogliare nel buio delle cantine. Quando termina la Settimana Santa viene sparso nei campi del territorio in segno di benedizione

LateraLa processione si è fermata nella piccola chiesa del miracolo della Madonna che ha aperto gli occhi e in vari punti del borgo dove sono effigi mariane, per pregare e meditare grazie a don Nicola Migliaccio che da buon laterese non è mancato a questo suggestivo appuntamento, accompagnando alcuni seminaristi.

Madonna Desolata Latera

Poi tra salite e discese ha condotto la Madonna Desolata a coprire con il suo manto e la sua benedizione i suoi figli addormentati e quelli ancora o già svegli, come il fornaio all’opera per preparare il pane.

Madonna Desolata, LateraCoinvolgenti i canti mariani e sulla Passione, tramandati oralmente da generazioni, intonati dagli uomini delle Confraternite che portavano la statua: antiche melodie magistralmente interpretate, tanto da fare commuovere i presenti durante le varie soste.

 

Madonna Desolata Latera

 

 

Condividi