Quali riforme per quale Italia“ con i costituzionalisti Stefano Ceccanti e Alessandro Sterpa: autonomia differenziata delle regioni e premierato un approfondimento necessario su riforme che toccheranno il sistema costituzionale dei diritti civili, sociali e politici dei cittadini.

L’appuntamento e‘ per domani venerdì 24 gennaio alle ore 17 presso la Sala Conferenze della Provincia in via Saffi 3 Viterbo.
Un appuntamento volto a capire, tra rischi e opportunità, lo stato dell’arte di modifiche istituzionali che riguardano la vita di ogni cittadino.

“Quali riforme per quale Italia” è il titolo dell’iniziativa promossa dal Servizio diocesano di formazione socio-politica e dal gruppo Meic Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale – Lo Studiolo in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Viterbo.
I costituzionalisti Stefano Ceccanti (docente alla Sapienza di Roma) e Alessandro Sterpa (docente all’Università della Tuscia) proporranno un dialogo che metterà al centro l’Autonomia differenziata e il Premierato, tra ultime novità e prospettive future.
L’incontro è in corso di accreditamento presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Viterbo per n. 2 crediti formativi in materia di Diritto Costituzionale.

Un commento di chi scrive. Si tratta di riforme di grande impatto sulla struttura e funzione del nostro Stato delle autonomie regionali e della forma di governo, attualmente parlamentare.
Quindi conoscenza, approfondimento e dibattito costruttivo nelle Camere, nel mondo della politica, tra i costituzionalisti e tra i cittadini, dovrà portare a riforme equilibrate e se possibile non approvate a soli colpi di maggioranza , ma con il massimo possibile della condivisione tra le forze parlamentari.

L‘autonomia differenziata delle regioni, con la necessità di tutela tutela di livelli minimi di prestazione, specie sanitaria (ma anche scolastica e in genere dei servizi ai cittadini più svantaggiati) da assicurare uniformemente nelle regioni e il Premierato con il rafforzamento dei poteri del Presidente del Consiglio, ma nel rispetto degli equilibri tra poteri dello Stato, tali da assicurare efficienza, partecipazione democratica centralità del Parlamento con la figura di garanzia del Cap dello Stato, sono riforme di particolare delicatezza e importanza in quanto, tra l’altro, andranno ad incidere sul sistema costituzionale dei diritti civili, sociali e politici fondamentali delle persone e della Comunita‘ nel suo insieme.

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