Papa Francesco Giornata Mondiale Poverta

Si è poveri perché si ha fame, si è poveri perché non si ha di che vivere, si è poveri perché non si ha la possibilità di curarsi o perché non si ha un tetto sotto cui ripararsi, un lavoro che dia dignità e sicurezza, una scuola per i figli. Quest’anno alle forme più gravi di povertà si aggiunge l’ulteriore peso dell’emergenza causata dalla pandemia del Covid-19.

Come sottolineato da Papa Francesco nel suo messaggio in occasione della IV Giornata mondiale dei poveri che si celebra questa domenica 15 novembre, “Per celebrare un culto che sia gradito al Signore, è necessario riconoscere che ogni persona, anche quella più indigente e disprezzata, porta impressa in sé l’immagine di Dio“. E il Papa sottolinea che “questa pandemia è giunta all’improvviso e ci ha colto impreparati, lasciando un grande senso di disorientamento e impotenza. Ci sentiamo più poveri e più deboli perché abbiamo sperimentato il senso del limite e la restrizione della libertà“.

È questo uno dei rari momenti della storia nel quale l’umanità tutta si trova immersa in una difficoltà. In una minaccia comune, affronta una strada segnata dalla  paura della pandemia. Un periodo di criticità per il mondo, dove l’atteggiamento cristiano di affidamento, di fiducia in Dio deve tradursi, in questa dura prova che sperimenta tante povertà, nella capacità di incontrarvi e sperimentare il Signore. Se siamo convinti che vi sia la sostanza dell’amore, del bene, nel progetto divino, troveremo la forza per rispondere all’invito alla comune  responsabilità, a guardare all’essenziale, a superare la paralisi della paura e, soprattutto, le barriere dell’indifferenza.

Papa Francesco

Il messaggio del Papa per questa giornata ci ricorda che l’incontro con il povero è incontro con il Signore. Perché chi dà ai poveri presta a Dio. Un segno in questo senso ci viene proprio dalla Santa Sede: in questi giorni nell’ambulatorio sotto il colonnato di San Pietro, intitolato alla Madre della Misericordia, a cura dell’ Elemosineria Apostolica è possibile sottoporsi gratuitamente al tampone pe raccertare la positività o meno al Covid-19, una posssibilità pensata eofferta soprattutto a quanti non abbiano modo di rivolgersi alla sanità pubblica italiana. Un gesto concreto compiuto a nome del Papa, che si aggiunge alle mense per i poveri, all’ambulatorio medico-sanitario, alle docce e dormitorio in via dei Penitenzieri.

L’ambulatorio è aperto dalle ore 8:00 alle ore 14:00 e, in due settimane,  sono stati effettuati 50 tamponi al giorno, oltre al vaccino anti influenzale.

Inoltre, come riferito dall’arcivescovo  Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova evangelizzazione, sono state inviate 350.000 mascherine per gli studenti di famiglie in difficoltà e cinquemila pacchi viveri destinati ai nuclei indigenti assistiti dalle parrocchie romane.

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