Una donna senza fissa dimora, una come tante, purtroppo, morta trettonto anni fa presso la stazione Termini di Roma.
L’ambulanza si rifiuta di portarla, perché è ‘sporca, ha i pidocchi”. È il 31 gennaio del 1983 e Modesta Valenti, suo malgrado, diventa il simbolo di chi vive per strada.
La Comunità di Sant’ Egidio conosce bene questa donna, quando nei pressi della basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma, chiede con delicatezza l’elemosina, nel suo dialetto friulano.
Originaria di Trieste, dove era nata nel 1912. La sua era stata una vita normale come tante, in un appartamento, della quale parlava con i Volontari della Comunità.
Ma poi la dolorosa esperienza del ricovero in un ospedale psichiatrico, fatto anche di momenti duri, difficili.
L’abbandono di Trieste, per arrivare a Roma, dove non conosce nessuno, vivendo come tanti per strada, perché come ricordano in molti, lei dice che a Roma c’è il Papa ed avrebbe voluto incontrarlo.

Spesso la vedono a San Pietro ed una volta, con un volontario della Comunità di Sant’Egidio, visita la basilica.
I suoi funerali si svolgono, nel 1984, l’anno successivo, il 28 dicembre, nella basilica di Santa Maria in Trastevere, solo quando il suo corpo viene rilasciato alla Comunità di Sant’Egidio.
Ogni anno per ricordarla e per ricordare, come lei, tanti senzatetto viene celebrata una Messa.
Le vite dei volontari si intrecciano giorno per giorno, con quelle dei senza fissa dimora, fratelli e sorelle in Gesù.
In memoria di Modesta e di tanti altri ‘invisibili’ in tutta Italia è nato un significativo movimento di solidarietà. Persone di ogni età, vanno nelle stazioni e nei luoghi frequentati dai senza fissa dimora, per portare loro bevande calde, cibo, sacchi a pelo ed un po’ di calore umano.
A questa donna triestina, su proposta della Comunità di Sant’Egidio, il Comune di Roma ha anche intestato una via virtuale, Via Modesta Valenti, per l’iscrizione anagrafica delle persone che vivono per strada.
Ma sempre in onore di Modesta Valenti e sempre la Comunità di Sant’Egidio, ha presentato la Guida dove mangiare, dormire, lavarsi a Roma: “Guida Michelin dei poveri”.
Si tratta di un libretto che rappresenta una sorta di bussola, da tenere in tasca, per orientarsi a Roma.
Per oggi, 31 gennaio 2021, è prevista una commemorazione, alle 15:30 nell’atrio della Stazione Termini, alla quale partecipano:
Monsignore Giampiero Palmieri, vicegerente della Diocesi di Roma
don Ben Ambarus, direttore della Caritas diocesana, Marco Mancini, portavoce delle Ferrovie dello Stato e Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio.
Verrà trasmessa in live streaming sul sito e sulla pagina Facebook di Sant’Egidio.
A causa delle norme anti-covid, la partecipazione è consentita soltanto online.
Foto tratte dal web
Laura Ciulli è una giornalista cattolica e una poetessa. Nel primo di questi aspetti ha svolto la sua attività come redattrice presso alcuni quotidiani online e come responsabile di cronaca giudiziaria e speaker radiofonica in varie emittenti viterbesi e della Sardegna. Ha co-fondato e ha diretto la testata TusciaMagazine.it, e da un anno la testata InfiniteRealtà.it ed è attualmente corrispondemte da Viterbo per Radio Radio nella trasmissione Doppia Vela Ventuno, realizzata in collaborazione con il ministero dell’Interno e con la questura di Viterbo. L’ultimo impegno che ha assunto è la vicedirezione della testata giornalistica Sosta e Ripresa.
Giornalista cattolica, dunque, come testimonia non solo la sua militanza durata per molto tempo nell’Unione Cattolica Stanpa Italiana (UCSI), che di per se stessa non costituirebbe una prova valoriale, e forse neppure il fatto che abbia frequentato l’Istituto di Scienze Religiose San Bonanentura da Bagnoregio, ma soprattutto la determinazione a improntare sempre più la sua attività pubblicistica e comunicativa all’attenzione peculiare alla verità, al confronto e alla verifica con la verità di ogni evento e di ogni notizia che il giornalismo cattolico dovrebbe avere. La sua crescita professionale in questo senso è stata continua, fin dalle prime giovanili esperienze. In questo si ascrive il servizio, a titolo completamente gratuito, che presta a Sosta e Ripresa, il giornale fondato da Tommasa Alfieri, un tempo periodico solo cartaceo e trasformato in quotidiano online soprattutto grazie al suo personale impegno. Un impegno sostenuto da un sempre più approfondito confronto con gli scritti della fondatrice e con il suo magistero laicale.
Come poetessa Laura Ciulli ha all’attivo alcune premiazioni e selezioni in concorsi nazionali come Aletti editore, Premio letterario IBISKOS, Associazione Amici dell’Umbria, Centro Culturale Internazionale d’Arte SEVER. Secondo la professoressa Biondolillo, quotata critica d’arte, “Accostarsi alla poesia di Laura Ciulli è come attraversare i sentieri di un mondo spirituale ove troviamo l’Io tramite un liguaggio poetico della ricercatezza del verso basato sull’accostamento della parola densa di significato concentrato sull’acquisizione dell’essenzialità…”.