Tommasa Alfieri

Sosta e Ripresa vuole dare un contributo di sereno distacco dalla situazione contingente, riproponendo il Mese Mariano della professoressa Tommasa Alfieri, del secolo scorso, quando la “Signorina”, poco più che ventenne, era Presidente diocesana della Gioventù Femminile di Azione Cattolica e grande promessa della Presidente Nazionale Armida Barelli.

30 maggio

Fons clarus

Tommasa Alfieri ph laura ciulli

Tutto il Cielo si specchia nella tua anima cristallina, Maria. Mai ombra vi nacque nè luce mai vi ebbe tramonto; essa è splendore intatto e perfetto candore.

Tu sei una fonte nata in grembo alla neve che gorgoglia tra rocce di quarzo, Maria. Tu non hai mai sentito il peso di un fondo di melma… noi sì. Anche adesso, mentre parliamo con te, noi sappiamo che la nostra acqua corre tra sponde terrose

Maria tu vedi … facci capire e volere.

Noi lo sentiamo, sì, che se l’acqua si infanga non serve più a nulla; chi beve ad una fonte inquinata? e che gioia può dare, a guardarsi, un rivo terroso? Eppure, Maria, il fondo si agita e affiora.

Facci essere attenti. Basta una goccia che sfiori una zolla melmosa, basta un momento di sosta vicino ad una ripa… ed il sole non si specchia più nell’acqua.

Maria, facci essere forti; bisogna tenerci da padroni, mettere dighe alla nostra corrente e vincerla. Senza lasciarsi ingannare.

Nulla al mondo può valere la bellezza di un’anima pura… ricordaci che non si baratta la perla con la ghianda, che non si accetta di divenire stagno quando si è nati fiume di montagna.

Maria, facci essere puri; purezza mai velata o purezza rifatta nel velo del pianto… è la nostra infinita grandezza essere vasi per l’onda di Dio!

Facci puri per lui che ci abita, per vederlo come egli ha promesso. Beato il puro! perché vedrà il trasparentissimo volto del Signore sul fondo della sua sorgente.

Puri per quelli che ci passano intorno; che sentano frescura dall’anima nostra e sentano un principio di risurrezione nella mortalità della nostra carne.

Maria purissima, pianta il tuo giglio vicino alla nostra sorgente. Così sia.

« Mundi estote ».

La purezza è più della vita.

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