Chiesa sempre più a misura d’uomo, sempre più vicina a chi soffre, specialmente nelle parrocchie della periferia romana.
Un aiuto concreto che arriva nelle famiglie come pacco alimentare: è la carezza di Papa Francesco, sempre presente e prodigo di aiuti per chi versa in precarie condizioni.

In un periodo così difficile dal carovita, aggravato tra l’altro dal caro energia, in una situazione resa già precaria dall’emergenza sanitaria del Covid, il Pontefice soccorre chi non riesce più ad arrivare a fine mese, a chi sopravvive con una minima pensione o ha un lavoro precario.

E così nella periferia ovest di Roma, a San Paolo della Croce, Corviale, è arrivato il sostegno del Papa, per sostenere il grande operato della Caritas che si trova a fare i conti con un notevole aumento di persone da assistere e, purtroppo, anche con la diminuzione dei benefattori, che scaturisce proprio da questa crisi che si sta stratificando nella popolazione provata dalla situazione attuale.
Il Pontefice ha portato Cristo tra i poveri nella sua diocesi. Il vescovo di Roma si avvicina ai bisognosi con la distribuzione di ben cinquemila pacchi alimentari, grazie alla donazione della catena dei Supermercati Elite, con il supporto di Fiera di Roma e Drivalia.
Inoltre, per il pagamento delle bollette, i centri caritativi sono attivi per raccogliere le richieste, che poi saranno sostenute, grazie all’impegno di UnipolSai Assicurazioni.
Papa Francesco, del resto, nel suo messaggio in occasione della VI Giornata Mondiale dei Poveri, aveva ribadito che “La solidarietà è condividere il poco che abbiamo con quanti non hanno nulla, perché nessuno soffra. Più cresce il senso della comunità e della comunione come stile di vita e maggiormente si sviluppa la solidarietà. Come membri della società civile, manteniamo vivo il richiamo ai valori di libertà, responsabilità, fratellanza e solidarietà. E come cristiani, ritroviamo sempre nella carità, nella fede e nella speranza il fondamento del nostro essere e del nostro agire“. Ora tocca ad ognuno di noi, seguire l’esempio del nostro Papa.
Foto tratte dal web

Laura Ciulli è una giornalista cattolica e una poetessa. Nel primo di questi aspetti ha svolto la sua attività come redattrice presso alcuni quotidiani online e come responsabile di cronaca giudiziaria e speaker radiofonica in varie emittenti viterbesi e della Sardegna. Ha co-fondato e ha diretto la testata TusciaMagazine.it, e da un anno la testata InfiniteRealtà.it. Corrispondemte da Viterbo per Radio Radio nella trasmissione Doppia Vela Ventuno, realizzata in collaborazione con il ministero dell’Interno e con la questura di Viterbo e varie questure delle province del Lazio. L’ultimo impegno che ha assunto è la vicedirezione della testata giornalistica Sosta e Ripresa. Collabora anche con le testate online Il punto quotidiano.it e Ponte Adriatico.
Giornalista cattolica, dunque, come testimonia non solo la sua militanza durata per molto tempo nell’Unione Cattolica Stanpa Italiana (UCSI), che di per se stessa non costituirebbe una prova valoriale, e forse neppure il fatto che abbia frequentato l’Istituto di Scienze Religiose San Bonanentura da Bagnoregio, ma soprattutto la determinazione a improntare sempre più la sua attività pubblicistica e comunicativa all’attenzione peculiare alla verità, al confronto e alla verifica con la verità di ogni evento e di ogni notizia che il giornalismo cattolico dovrebbe avere. La sua crescita professionale in questo senso è stata continua, fin dalle prime giovanili esperienze. In questo si ascrive il servizio, a titolo completamente gratuito, che presta a Sosta e Ripresa, il giornale fondato da Tommasa Alfieri, un tempo periodico solo cartaceo e trasformato in quotidiano online soprattutto grazie al suo personale impegno. Un impegno sostenuto da un sempre più approfondito confronto con gli scritti della fondatrice e con il suo magistero laicale.
Come poetessa Laura Ciulli ha all’attivo alcune premiazioni e selezioni in concorsi nazionali come Aletti editore, Premio letterario IBISKOS, Associazione Amici dell’Umbria, Centro Culturale Internazionale d’Arte SEVER. Secondo la professoressa Biondolillo, quotata critica d’arte, “Accostarsi alla poesia di Laura Ciulli è come attraversare i sentieri di un mondo spirituale ove troviamo l’Io tramite un liguaggio poetico della ricercatezza del verso basato sull’accostamento della parola densa di significato concentrato sull’acquisizione dell’essenzialità…”.