Il 2 febbraio la Chiesa, sia quella Occidentale che quella Orientale, fa memoria della Presentazione al Tempio del bambino Gesù. La Legge mosaica infatti imponeva che i figli primogeniti venissero simbolicamente “offerti” a Dio e, in loro vece, fosse sacrificato un animale. Era il retaggio di certi popoli antichi che faticavano a prendere le distanze dai sacrifici umani, usanze ancora presenti in medio oriente ai tempi di Abramo o di Mosè; se ne trova un’eco nel Sacrificio di Isacco (sostituito all’ultimo momento da un “capro”) o da quello, ben più drammatico, della figlia di Iefte. Ben diverso dal Sacrificio di Cristo che si offre volontario per la salvezza dei peccatori. Nella stessa occasione si compiva anche la purificazione della puerpera, considerata impura per trentatré giorni per il sangue perduto nel parto.

Nei primi secoli della cristianità, prima in oriente poi in occidente si diffonde la cerimonia della benedizione ed accensione delle candele simbolo di luce e di speranza, probabilmente in sostituzione di qualche precedente rito pagano che vedeva l’approssimarsi della primavera. La Chiesa lo solennizza dando a questa festa persino la precedenza alla Domenica del Tempo Ordinario. La candelina che ogni fedele accende in chiesa e porta a casa è sacramentale e simbolo di sé stesso acceso al lume di Cristo Gesù: Luce delle Genti.

Il rito, particolarmente suggestivo si colora poi di echi recenti e significativi, come la ricorrenza della terribile Shoah o la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani o la Giornata della Vita.

Nella chiesa di Santa Maria Mater Amabilis (Unità pastorale Sacra Famiglia-S Andrea) con l’APS Amici del Beato Domenico della Madre di Dio, tutte queste suggestioni hanno trovato riscontro nelle varie fasi della liturgia eucaristica, dove vari fedeli hanno impersonato brani artistici relativi al messaggio della memoria.

A sinistra Fabio che prega con un canto ebraico per celebrare la presentazione del Signore.  Al centro Gaia che suona un brano di Oskar Rieding all’inizio della preghiera . A destra la maestra Adela Mara mentre commenta il Vangelo della presentazione del Signore al mondo. Non c’è predica più profonda delle note che illuminano la vita. I simboli raccontano la vita in arrivo.

 

Sentita celebrazione a Castel d’Asso il 2 febbraio….. noi siamo la luce del mondo accesa nel fuoco portato da Gesù.

 

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