Nei giorni 28/11, dalle 9:00 alle 13:30, e 5/12, dalle 15:00 alle 17:45, nel Palazzo della Cultura Alvaro Bigiaretti a Vallerano si terranno due incontri sull’Amministrazione Condivisa.

Gli incontri sono organizzati dal Comune di Vallerano, dal Centro Servizi Volontariato Lazio e da LAB TEU (rete di Enti del Terzo Settore che dal 2016 promuove l’Amministrazione Condivisa nella Provincia).

I due incontri intendono presentare e sostenere l’approvazione e l’utilizzo da parte dei Comuni della Tuscia di un fondamentale strumento di Amministrazione Condivisa: il Regolamento comunale per la collaborazione fra Cittadini e Amministrazione alla gestione dei beni comuni urbani.

Il regolamento può aumentare, nei Comuni che lo adotteranno e ne faciliteranno l’utilizzo, la messa in comune di risorse e di idee fra cittadini e amministrazioni per la crescita di una democrazia partecipata.

Ovviamente, non basta approvare il regolamento se non ne è sostenuto l’utilizzo e ne viene diffusa la conoscenza sia nei cittadini che nel personale dei Comuni. Valga per tutti l’esempio del Comune di Viterbo, che si è dotato di tale regolamento nel 17 ma da allora è stato attivato solo un patto: a novembre del 22, per la manutenzione ordinaria della fontana di Piazzale Porsenna nel quartiere di Santa Barbara. Il patto è scaduto a novembre del ‘23 e da mesi l’Associazione, firmataria del patto scaduto, ne ha richiesto il rinnovo all’Amministrazione. Nessuna risposta.

“Amministrazione Condivisa” è l’espressione coniata nel ‘97 dal prof. Arena (fondatore di LABSUS https://www.labsus.org/ ) e che la Corte costituzionale ha sancito in una sentenza del ‘20.

Per una sintetica definizione riporto le sue parole: “Il cuore dell’Amministrazione Condivisa è la condivisione di risorse e responsabilità fra cittadini e amministrazioni, nell’interesse generale. La condivisione è la grande differenza fra il modello di amministrazione tradizionale e l’Amministrazione Condivisa, perché essa obbliga cittadini e amministrazioni ad uscire dal proprio ambito di operatività per aprirsi alla collaborazione. Ciò è particolarmente difficile da accettare per le PA, che hanno una posizione strutturalmente sovraordinata rispetto ai soggetti privati e che dunque incontrano notevoli resistenze culturali a riconoscere nei cittadini dei potenziali alleati. Ma anche per i cittadini, da sempre in Italia diffidenti e sospettosi nei confronti delle istituzioni, non è facile dare fiducia alle PA e condividere con esse, nell’interesse generale, tempo, competenze, idee, relazioni”.

Il prof. Arena parla di “resistenze culturali” e le individua sia nelle PPAA che nei cittadini, l’esempio di Viterbo su riportato testimonia tali resistenze: è intenzione dei due incontri contribuire al loro superamento.

Il primo incontro è dedicato alla presentazione di buone prassi di utilizzo del regolamento a Torino e Spoleto. Seguirà una tavola rotonda, principalmente con gli amministratori presenti.

Nel secondo incontro la dott.ssa E. Salvatorelli di LABSUS illustrerà i Patti di Collaborazione come strumento per la cura condivisa dei beni comuni. Quindi il Vice Sindaco di Vallerano e l’Assessora ai Servizi Sociali presenteranno un questionario sui Patti di Collaborazione, per dare inizio con i cittadini e gli ETS ad un percorso di individuazione e cura dei beni comuni urbani. Seguirà un dibattito.

Agli incontri sono invitati i Comuni della Tuscia, sia nella componente politica (Sindaci e Assessori) che in quella amministrativa (Dirigenti e Funzionari), gli Enti del Terzo Settore, la cittadinanza attiva. Gli incontri sono patrocinati dalla Provincia di Viterbo e dall’ANCI Lazio.

Raimondo Raimondi di LAB TEU

Per informazioni:

Condividi