Ottavario di preghiera, ossia 8 giorni di preghiera, tra diverse fedi cristiane

La preghiera per l’unità dei cristiani fiorisce dalla bocca stessa del Signore Gesù, nel momento più struggente del suo testamento spirituale durante l’ultima Cena in quella che è detta la Preghiera sacerdotale: “Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Gv 17, 21). Quale strazio deve aver provato nel prevedere che le sue sofferenze avrebbero incontrato l’ingratitudine dei cristiani “fratelli-coltelli”.

La storia del Cristianesimo va di pari passo con le lotte tra eresie e scismi e Riforme combattute, purtroppo, anche a colpi di reciproche stragi. L’essenza del diavolo è: “colui che divide”. Nello stesso tempo tante anime sante hanno cercato di riportare la pace e la concordia. Per quanto riguarda Viterbo la “Ecclesia Viterbiensis” costituì un nobile tentativo (purtroppo fallito) di conciliare le tesi riformistiche di Lutero. Vi parteciparono famosi personaggi come Vittoria Colonna, il vescovo Egidio Antonini (superiore  degli Agostiniani), il Cardinale Reginald Pole, Michelangelo Buonarroti. In Francia San Francesco di Sales scelse di andare incontro ai Calvinisti con articoli scritti invece che combatterli con la guarnigione in armi. A Roma nel XVII secolo nella chiesa di Santa Maria  in Campitelli i Chierici regolari della Madre di Dio, istituivano la preghiera per la conversione dell’Inghilterra ogni primo venerdì del mese.

Ma è in campo protestante che nel XVIII secolo nasce un movimento che chiama a pregare “per” e “con” tutte le chiese. 

 In campo Cattolico, un secolo dopo, il campione dell’ecumenismo è il Passionista Domenico della Madre di Dio (Barberi da Viterbo) proclamato Beato nel corso del Concilio Ecumenico Vaticano II come rappresentante dell’Ecumenismo. Questo pastorello del contado viterbese ha delle esperienze mistiche che lo proiettano nella missione verso gli Anglicani (da lui amorevolmente chiamati “fratelli separati”). Egli realizzerà in Inghilterra il sogno di San paolo della Croce, lo stesso fondatore della Congregazione dei Passionisti. Ancora prima di partire, dalla casa generalizia di Roma organizza una “catena di preghiere” con il convertito Ignatius Spencer (suo successore a capo della missione inglese). A tal proposito va ricordato come il Beato fosse riuscito ad interloquire con i dotti di Oxford nonostante le sue umili origini; tra questi emerge certamente il teologo Prof. John Henry Newman che convertito dal Beato lascerà l’Inghilterra per approdare a Roma dove diventerà cardinale nel 1879;  il 13 ottobre 2019 sarà canonizzato da Papa Francesco . All’inizio del XX secolo anche Ortodossi e Cattolici confluiscono nella “Chair of Unity Octave” (Ottavario di preghiera per l’unità), celebrato per la prima volta a Graymoor (New York), dal 18 al 25 gennaio (1908). 

Dopo il Concilio la Preghiera per l’unità viene celebrata in base al testo elaborato in collaborazione tra la commissione Fede e Costituzione e il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Da 50 anni il testo viene preparato da un gruppo ecumenico locale e viene distribuito in tutto il mondo cristiano e dovrebbe ispirare la liturgia degli otto giorni e gli incontri ecumenici tra le varie confessioni. 

Quest’anno nella diocesi di Viterbo si svolgono vari appuntamenti nell’ambito dell’Ottavario di preghiera:

Venerdì 17 gennaio – celebrazione dei vespri e preghiera ecumenica a S Maria del Soccorso (Vetralla)

Domenica 19 gennaio – celebrazione dei Vespri solenni alla Trappa di Vitorchiano (VT)

Sabato 25 gennaio  celebrazione ecumenica nella Chiesa affidata agli ortodossi rumeni (Parrocchia San Callinico in Cernica) a Viterbo 

Sabato 25 gennaio celebrazione dei vespri e preghiera ecumenica a S Maria del Soccorso animata dalla comunità ortodossa (Vetralla)

 

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