Roma – Il messaggio di “Amoris laetitia“, sottotitolo ‘Una  discussione fraterna’ (Brescia, Queriniana, 2018, pagine 80, euro 10), presentato nella sala Marconi della Radio Vaticana, con l’autore Monsignor Walter Kasper, l’intervento di  Monsignor Vincenzo  Paglia, moderato  Raffaele Luise, il 6 marzo scorso.
 Un incontro organizzato dal presidente UCSI Lazio Raffaele Luise, giornalista già vaticanista  RAI, per riflettere sull’ Esortazione apostolica.
Un documento dedicato proprio all’amore nella famiglia, basata sull’indissolubilità del matrimonio, ma con una particolare attenzione alle sofferenze, alla fragilità dei divorziati risposati. 
 
Per Monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia,  Amoris Laetitia”, è un documento che conserva il timbro del Papa, “Frutto di un lungo cammino,una  ricchezza di contenuti, che  rendono il  libro un pozzo ricco di significati, un testo non chiuso, ma che chiede di essere capito di più”. Nell’analisi di monsignor Paglia “I divorziati risposati sono tra le 99 Pecorelle di fronte a questi drammi le famiglie sono come bastonate . La preoccupazione di Papa Francesco in questo documento, vuole accompagnare tutti, aiutare a guarire. “Amoris  laetizia”, chiede un cambiamento del volto della Chiesa,  di stile, per andare verso i più deboli i prigionieri delle loro colpe, fino all’integrazione di Cristo con la Chiesa”.
 
Emerge, quindi, che l’Esortazione apostolica è il nuovo orizzonte di Papa Francesco, dove non si può interrompere l’indissolubilità del matrimonio con la Chiesa. “Dio – prosegue Monsignor Paglia – non abbandona l’amore anche quando è ferito,  ma infatti, va  sviluppato il legame tra il matrimonio e la famiglia. Se non c’è una motivazione alta cade tutto, non c’è il progetto. La famiglia è la madre di tutti i rapporti”. 
 
È infatti il presidente del UCSI Lazio, Raffaele Luise, a considerare che “Per il Papa l’obiettivo è la bellezza dell’amore cristiano,  anche per chi ha fallito, i cosiddetti irregolari che hanno diritto ad essere coinvolti in questo dinamismo. Un Papa che parla di amore ed eros,  pone un rinnovamento della disciplina familiare, per permettere attraverso un esame di coscienza con il vescovo, il discernimento degli spiriti per poter accedere ai Sacramenti, fonte di rinnovamento e guarigione”. 
 
Per il cardinale Walter Kasper,presidente emerito del Pontificio consiglio per la promozione dell’Unità dei Cristiani, “Le discussioni serie sono necessarie, mi sento responsabile per la pace  della Chiesa”. Il suo è un tono pacato, senza polemica, che ribadisce l’amorevole correzione, atteggiamento necessario in questa situazione. Si definisce, così, il rispetto, l’impegno misericordioso di un uomo di Dio che afferma  che proprio “Le confessioni sono state un secondo studio” . Un dibattito forte, con l’accusa di eresia, che nega un dogma formulato. Per  Kasper “La dottrina dell’indissolubilità del matrimonio, non è messa in discussione dal Papa, tutto deve essere rappresentato alla luce della salvezza delle anime”.
Così la Misericordia è la giustizia per la singola persona come dice Papa Giovanni Paolo II, ed aggiunge ancora: “Il giudizio della terribile Giustizia e quello della Misericordia che considera la persona, la sua unicità”.
 
Come puntualizza Monsignor Paglia “La Chiesa deve essere fermento della famiglia, dobbiamo essere padri, per individuare l’itinerario per i nostri figli: e il problema vero che sta in questo libro”.
 
È proprio nell’apprezzato incontro nella sala Marconi, che secondo  Raffaele Luise, è stato compiuto “Un cammino con questo Papa che va difeso e la sua novità va supportata, con una prospettiva di dialogo tanto ampia, per avere un cuore aperto per i miseri a tutti i livelli”.
 
Profondo il successivo dibattito che ha visto l’intervento tra i numerosi partecipanti di don Giovanni Cereti, che invita ad “aiutare gli sposi a mantenere viva la fiamma”, del teologo ambrosiano Giancarlo Margottini,  Marco Politi, il padre missionario Giulio Albanese,Raffaele Coppola, l’avvocatoFrancesco Lozupone.
Presente in sala anche il Segretario di Stato Vaticano arcivescovo Pietro Parolin.
Per l’ UCSI Viterbo, il presidente Mario Mancini.
 

Condividi