A VITERBO IL 3° INCONTRO ECUMENICO SOTTO IL
SEGNO DELLA TESTIMONIANZA DEL BEATO
DOMENICO BARBERI. Condiviso tra le varie confessioni
cristiane lo spirito evangelico dell’operare concretamente la
carità Verso gli ultimi .

Stefano Stefanini

In occasione dell’anniversario della nascita del Beato
Domenico della Madre di Dio (22 giugno 1792)
l’Associazione a lui dedicata ha organizzato il 24 giugno
scorso nella sua città natale di Viterbo il terzo Incontro
Ecumenico.

Il dialogo ecumenico e interreligioso caratterizza da sempre
lo stile dialogante della Chiesa di Viterbo.

Potremo dire che questo stile ecclesiale di dialogo discende
e viene attualizzato dalla testimonianza eroica del
passionista viterbese beato Domenico Barberi, campione
del dialogo con i „fratelli separati“ anglicani .
Il dialogo ecumenico è un tema e un impegno centrale nei
pontificati di Papa Francesco, Papa Leone XIV, in
particolare di San Paolo VI, che ha proclamato Beato
padre Domenico nell’ottobre del 1963 nel corso del Concilio
Vaticano Secondo, come esempio del dialogo Tra fratelli
separati.
Nel solco dei predecessori, Papa Benedetto e Papa
Francesco hanno promosso attivamente il dialogo
interreligioso e il ripristino della piena comunione tra le
Chiese cristiane. 
Papa Leone XIV continua questo impegno, sottolineando
l'importanza del dialogo e della cooperazione tra le diverse
confessioni cristiane e le altre religioni. Il ricordo di Papa
Paolo VI, in particolare attraverso il suo impegno per l'unità,
fornisce un ulteriore elemento di continuità per il dialogo
ecumenico attuale. 
Se Papa Francesco ha promosso durante tutto il suo
pontificato un dialogo ecumenico intenso, sottolineando
l'importanza del rispetto reciproco, della collaborazione su
questioni sociali e della ricerca di punti comuni, Papa Leone
XIV, gia’ nei suoi primi interventi, ha confermato
l'intenzione di proseguire il cammino di dialogo e

riconciliazione con le altre Chiese cristiane, specialmente
quelle ortodosse, e di lavorare per la piena comunione.
Nell’attuale contesto storico politico e religioso le direttrici di
„Dialogo e Cooperazione, Sinodalità ed ecumenismo“
tracciate nel corso dell’Incontro Ecumenico di Viterbo
favoriscono le prospettive di sviluppo del dialogo teologico,
della cooperazione su questioni sociali come la pace e la
tutela dell'ambiente, riconoscendo il valore delle diversità
all'interno del cristianesimo e tra le diverse tradizioni
religiose. 
Papa Leone XIV ha sottolineato che sinodalità ed
ecumenismo sono strettamente collegati e che il
cammino ecumenico si fa insieme, nel servizio e nella
fiducia reciproca. 
E proprio il dialogo teologico a fondamento della
cooperazione orientata alla carità verso gli ultimi costituisce
il bagaglio comune di Valori Evangelici e Servizio nella
carità verso i bisognosi che e‘ prepotentemente emerso
negli interventi che hanno caratterizzato il 3o Incontro
Ecumenico svoltosi a Viterbo martedì 24 giugno nella Sala
Osbat del Palazzo dei Papi.

Le parole chiave pronunciate dai relatori di Viterbo e
riassunte da Mario Mancini sono state: superamento
del proselitismo e di diatribe teologiche per condividere
tra le varie confessioni cristiane il vivere insieme la
Carità: le opere di Misericordia del Vangelo che ci
accomuna tutti attraverso l‘ascolto, il rispetto reciproco,
la fraternità.

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