IL 3° INCONTRO ECUMENICO ED IL BEATO DOMENICO BARBERI
In occasione dell’anniversario della nascita del Beato Domenico della Madre di Dio l’Associazione a
lui dedicata ha organizzato, nella sua città natale di Viterbo, il terzo Incontro Ecumenico. Martedì
24 giugno nella Sala Osbat del Palazzo dei Papi il Passionista padre Marco Staffolani ha presentato
così i primi risultati della sua ricerca sul Beato Domenico Barberi dal titolo: “Alcune istanze
pastorali ed ecumeniche significative nella vita del beato Domenico della Madre di Dio”.
Padre Marco ha iniziato con una contestualizzazione di Domenico: contadino
e pastorello fino al suo
ingresso nella congregazione dei passionisti all’età di 21 anni. Il relatore ha poi inquadrato il B
Domenico nel quadro della spiritualità e della professione religiosa passionista, evidenziando le
sue manifestazioni profetiche riguardo alla futura missione in Inghilterra. Padre Marco ha fatto
una rapida carrellata del passionista viterbese evidenziando, tra le sue virtù eroiche, riconosciute
nel processo di canonizzazione, specialmente la carità che lo ha portato a consumarsi,
letteralmente, per i suoi “fratelli separati”.
A due secoli di distanza l’Ecumenismo vuole superare il proselitismo e le diatribe teologiche per
condividere tra le varie confessioni cristiane il vivere insieme la carità: le opere di Misericordia del
Vangelo che ci accomuna tutti.
Questo è stato poi lo spunto conclusivo emerso dalla successiva Tavola Rotonda intitolata: “Lotte e
Abbracci tra Cristiani di diverse Confessioni A Viterbo – Tra Mito e Realta’” con gli interventi di
Padre ortodosso rumeno Bobita Vasile e di don Gianni Carparelli dopo che Eleonora Rava e Filippo
Sedda per S. Rosa ed i Catarini, Francesca Marini per Pietro Valdo, Luciano Osbat per Lutero e
Egidio da Viterbo avevano ricordato le storiche eresie passate nei secoli da Viterbo con tragiche
conseguenze. D’altronde l’Incontro si era aperto con il saluto inviato dal nuovo Vescovo del Centro
Anglicano di Roma letto dal Direttore dell’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo Giampaolo
Notonanì e il saluto della Vice-presidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna letto dal
Moderatore Luciano Osbat.
Il vescovo di Viterbo Francesco Piazza ha concluso l’Incontro con le sue osservazioni su quanto
ascoltato, ma in particolare sull’ecumenismo del Beato Barberi basato sul radicamento nel
contesto, lo stare, il condividere, l’umanarsi (per citare San Jhon H Newman: una lettura
sapienziale più che una lettura erudita). Con uno spunto da teologo ha citato il principio della
consonanza di S Ireneo se astraiamo dal contesto. Se vogliamo moltiplicare gli abbracci bisogna
usare il metodo del Beato Barberi: “la radice del cuore”: le lotte si sono originate quando la
“potestas” prese il sopravvento sul “munus”; invece della logica del contrasto chinarsi sulla
necessità. Come per il Curato d’Ars, la sua incisività era basata sullo stile di vita, la condivisione, la
misericordia. Sono occasioni da non perdere per non ripetere gli errori del passato.
di Mario Mancini
