VENERDI’ DELLA IV SETTIMANA DI QUARESIMA
Tendiamo insidie al giusto (Sap. 2. 12) – Gridano i giusti ed il Signore li ascolta (Sal. 33. 18) – Ma noi
sappiamo di dov’è (Gv. 7. 27)
In ogni tempo chi annuncia le vie del Signore è perseguitato e messo alla prova. Anche il B. Domenico ha sperimentato la stessa sorte. Non tanto nel suo apostolato in Italia, nei vari incarichi e missioni da lui sostenuti, quanto nel suo apostolato all’estero, a cominciare dalla sua prima fondazione in Belgio dove la sua spiritualità passionista, la convinta povertà, il suo stesso abito, la difficile padronanza della lingua ed il suo aspetto dimesso (era pur sempre Meco della Palanzana) suscitarono sospetto benchè in un ambiente tradizionalmente cattolico. Dovette sostenere un esame dal Vescovo del luogo che, con-vinto dalla sua spiritualità, diventò un suo devoto sostenitore. Nei lunghi mesi di ansiosa attesa al di qua della Manica il B Domenico piantò e fece fiorire il Ritiro passionista belga arricchendolo di nuove vocazioni. Poi il suo apostolato tra Londra e Manchester è tutto costellato dalle difficoltà delle autorità, dalle incomprensioni degli “Old Catholics”, dalle persecuzioni e calunnie degli “anti-popist”. Le ultime difficoltà le dovette affrontare a Dublino, in Irlanda, all’epoca colonia inglese. Lì sorgerà la prima università cattolica delle Isole inglesi, ma non sarà lui a portare a termine la fondazione. Ci penseranno i suoi novizi della fondazione belga, uno dei quali, S. Charles Houben of Mt Argus, è stato il primo santo canonizzato della nuova primavera inglese.
Mario Mancini