Il senso degli auguri pasquali nelle nostre città
nell’anno giubilare: il Vangelo della Resurrezione
declinato nel recupero dell’identità dei valori
religiosi e civici di solidarietà e sviluppo integrale
del singolo e della società.

di Stefano Stefanini
Più volte in questo tempo quaresimale il nostro vescovo,
mons. Orazio Francesco ha avuto modo di suggerire ai
fedeli laici cristiani e a tutti gli uomini e donne di buona
volontà, hanno il significato di una Buona e, soprattutto, Santa
Pasqua.
Inserendo la Solennità più importante del calendario
liturgico cristiano nei riti quaresimali ed in particolare della
settimana Santa, le nostre comunità, in particolare nel corso
delle celebrazioni del Triduo Pasquale, hanno declinato
nella realtà della vita delle comunità, delle famiglie e dei
singoli l’annuncio “sconvolgente” della Resurrezione del
Signore.
Tanta gente in questa epoca di violenza e insicurezze, ma
anche di prospettive di Speranza legate anche all’anno
Giubilare, guarda alle comunità cristiane e alle altre
confessioni religiose come a un’ ancora di salvezza e di
solidarietà umana.

E le Parrocchie a servizio delle comunità sono tutt’altro che
insensibili o indifferenti a queste attese.

L’augurio pasquale si basa sul memoriale della Resurrezione
e sulla attuale presenza nella vita delle nostre Città,  ricordando
le parole di papa Francesco,  sulla centralità della preghiera
eucaristica e della testimonianza di Bene nella famiglia, nel
lavoro, nella disponibilità verso gli Ultimi  e nella Festa Eucaristica
domenicale.
Sono convinto della necessità di concretizzare un Nuovo
Umanesimo Cristiano in cui  “l’Eucaristia e la Città” ci faccia
considerare che “Ogni Messa domenicale genera e offre bene
comune, sostiene visioni e responsabilità di bene comune: 
l’Eucarestia rappresenta il nutrimento della testimonianza della
carità nella città”.
Siamo convinti che concretamente, in questo periodo storico
caratterizzato da tante incertezze e fragilità, ma anche da
altrettante opportunità di solidarietà e sviluppo umano integrale,
l’orizzonte del cammino delle comunità cristiane locali resti
quello della responsabilità per il Bene comune, come quotidiano
e costante impegno a migliorare il vivere sociale delle
nostre Città.
E’ questo secondo noi il significato più autentico dell’Augurio
Pasquale che ci rivolgiamo.

Facciamo nostro l’augurio pasquale di Papa Francesco:
“Noi annunciamo la risurrezione di Cristo quando la sua luce 
rischiara i momenti bui della nostra esistenza e possiamo
condividerla con gli altri; quando sappiamo sorridere con chi
sorride e piangere con chi piange; quando camminiamo
accanto a chi è triste e rischia di perdere la speranza;
quando raccontiamo la nostra esperienza di fede a chi è alla
ricerca di senso e di felicità.”

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