Nel giorno dedicato ai Santi Pietro e Paolo, la comunità degli Amici del Beato Domenico Barberi, si è incontrata per il consueto appuntamento dell’ultimo venerdì del mese di giugno.
A celebrare la Messa nella cappellina in Località Merlano, strada Sammartinese, il passionista padre Alfredo Lippi.
Un intenso momento di preghiera e riflessione, in una solennità in cui la Chiesa ritrova le radici della fede, il fondamento, nella suggestiva chiesetta campestre, intitolata al passionista viterbese , beatificato da Paolo VI, nel 1963.
Come sottolineato, infatti, da Padre Lippi, il beato Domenico “è un’ottima guida in questo pellegrinaggio, per entrare in questa solennità, non solo una riflessione, per esprimere la nostra fede in comunione con Dio, la Madonna ed i Santi, la chiesa del Cielo.
Pietro è un semplice pescatore, estroverso, un carattere che promette tanto, che non si vergogna a predicare, nonostante poi abbia rinnegato Gesù, preso dalla paura. Pietro arriva al martirio, anche lui crocifisso.
Paolo, ha studiato da rabbino il primo secolo della nostra era. Viene da Tarso, dove si è formata la cultura mondiale.
Ritengo sia un uomo intelligente, di una profondità abissale, meravigliosa. E Domenico Barberi, giovane pastorello in questo luogo, a 22 anni entra nei Passionisti, lo stesso Newman ha stima di lui. Intraprende il suo cammino, fidandosi del Signore. Lascia la fidanzata, taglia da questa donna che Dio non voleva per lui e va in Inghilterra”.
Tre figure, quindi, accomunate da una profonda vocazione, dal totale abbandono a Dio. Sanno ascoltare, discernere la Parola.
Ed infatti Padre Alfredo prosegue affermando: “Ognuno ha una vocazione, come dice Papa Francesco nell’Esortazione Apostolica ‘Gaudete et Exultate‘ proviamo a discernere, a valutare e preghiamo per il Papa, per i
Santi Papi pieni di carisma, che si sono imposti in tutti il mondo, una grazia speciale dove i santi li hanno amati e pregati”.
Chiudendo l’omelia Padre Alfredo Lippi cita Santa Caterina, che si adoperò tanto affinché lo scisma d’Occidente della seconda metà del ‘Trecento, non colpisse ancora una volta la Chiesa, favorendo il servizio del Papa, definito ‘il dolce Cristo in terra’, impegnato a garantire l’unità della Chiesa.
Tra i numerosi presenti anche Mario Mancini, presidente dell’UCSI Viterbo.
Laura Ciulli è una giornalista cattolica e una poetessa. Nel primo di questi aspetti ha svolto la sua attività come redattrice presso alcuni quotidiani online e come responsabile di cronaca giudiziaria e speaker radiofonica in varie emittenti viterbesi e della Sardegna. Ha co-fondato e ha diretto la testata TusciaMagazine.it, e da un anno la testata InfiniteRealtà.it. Corrispondente da Viterbo per Radio Radio nella trasmissione Doppia Vela Ventuno, realizzata in collaborazione con il ministero dell’Interno e con la questura di Viterbo e varie questure delle province del Lazio. L’ultimo impegno che ha assunto è la vicedirezione della testata giornalistica Sosta e Ripresa, fondata da Tommasa Alfieri, della quale ha ideato la versione online. Collabora anche con le testate online Il punto quotidiano.it e Ponte Adriatico.
Giornalista cattolica, dunque, come testimonia non solo la sua militanza durata per molto tempo nell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), che di per se stessa non costituirebbe una prova valoriale, e forse neppure il fatto che abbia frequentato l’Istituto di Scienze Religiose San Bonaventura da Bagnoregio, ma soprattutto la determinazione a improntare sempre più la sua attività pubblicistica e comunicativa all’attenzione peculiare alla verità, al confronto e alla verifica con la verità di ogni evento e di ogni notizia che il giornalismo cattolico dovrebbe avere. La sua crescita professionale in questo senso è stata continua, fin dalle prime giovanili esperienze. In questo si ascrive il servizio, a titolo completamente gratuito, che presta a Sosta e Ripresa, il giornale fondato da Tommasa Alfieri, un tempo periodico solo cartaceo e trasformato in quotidiano online soprattutto grazie al suo personale impegno. Un impegno sostenuto da un sempre più approfondito confronto con gli scritti della fondatrice e con il suo magistero laicale. Socia Anps, Associazione Nazionale Polizia di Stato, socia fondatrice del Gruppo Volontari Sezione Anps Viterbo, donatrice Avis ed iscritta al Gruppo DonatoriNati della Questura di Viterbo.
Come poetessa Laura Ciulli ha all’attivo alcune premiazioni e selezioni in concorsi nazionali come Aletti editore, Premio letterario IBISKOS, Associazione Amici dell’Umbria, Centro Culturale Internazionale d’Arte SEVER. Secondo la professoressa Biondolillo, quotata critica d’arte, “Accostarsi alla poesia di Laura Ciulli è come attraversare i sentieri di un mondo spirituale ove troviamo l’Io tramite un linguaggio poetico della ricercatezza del verso basato sull’accostamento della parola densa di significato concentrato sull’acquisizione dell’essenzialità…”