In questo tempo così travagliato e difficile per l’umanità, molti hanno la tentazione di pensare che Dio non ci può aiutare, non ci può salvare.
Una vera e propria aggressione del nemico che vuole solo la nostra rovina, alla quale dobbiamo resistere.

L’uomo deve chiedere aiuto e Dio risponde, perché il suo è un amore grande che riversa su di noi, sue creature. Quindi, non siamo e non saremo mai soli, nonostante le nostre mancanze, nonostante la nostra fragilità umana. Dio non può stare senza di noi, è un Dio con l’uomo, la risposta la troviamo persino nel Padre nostro. Anche nell’oscurità delle paure, delle sofferenze, dei dubbi, Lui ci è sempre accanto, ma noi dovremmo ascoltarLo, accettarLo, riconoscerne la presenza. 

Nella domenica scorsa, XIIIesima del Tempo Ordinario, il Vangelo di Marco, ci presenta Gesù che con l’autorità di Dio compie miracoli. È considerato un grande guaritore, le folle lo cercano mosse dalla curiosità, alla ricerca del bene. Il capo della Sinagoga, Giairo, si getta ai suoi piedi e lo supplica perché sua figlia sta morendo. È l’amore per la figlia che lo spinge a chiedere aiuto, è il dolore che muove il suo cuore. Gesù lo ascolta e risponde alle sue parole con l’Amore: restituisce la vita alla bambina.Santuario Santa Rosa Viterbo pH Laura Ciulli

Come sottolineato da Padre Benone, Frate Minore Conventuale, nella Liturgia celebrata presso la basilica di Santa Rosa a Viterbo, animata dalle Suore Francescane Alcantarine con la Madre Superiora suor Francesca Pizzaia” Non siamo  soli, il Signore viene e tocca la nostra malattia. Facciamoci  toccare, chiedendo perdono e guarigione. Cambiamo il nostro modo di vedere la vita, fatta anche di momenti di sofferenza e dolore, che l’uomo di oggi non riesce ad accettare, chiedendosi: perché proprio io o la mia famiglia? L’uomo davanti alla sofferenza non sa piegarsi, dare un significato. 
Le letture di oggi ci aiutano dicendo che Dio non si compiace del male, ma della vita, dell’amore, della felicità, anche se provati,spesso non riusciamo a vederLo.
Però l’uomo non è fatto per questa terra, ma per vivere con il Dio Padre nell’Aldilà.  Entruimoci per merito del Vangelo di oggi, come Giairo,  il capo ebreo ortodosso della Sinagoga, che non vedeva in Gesù il Messia, ma sentendo dei suoimiracoli, si fida, per uscire dalla difficoltà. Abbi fede dice Gesù anche a noi, perché sono venuto non solo a guarire, ma a salvarci.
Allora siamo con Lui perseveranti nella nostra fede, non deridiamolo. Dio prende per mano la nostra indifferenza,  e ci dice ‘Talità’!,  alzati, svegliati! Ecco i miracoli che il Signore produce nella nostra vita. 
Affidiamoci a questo Dio di Amore, perché anche oggi in questa Messa siamo presenti anche perché vogliamo crescere, scoprire il Signore, ad essere conseguenti con la nostra vita.
Lasciamo che questo amore inondi il nostro corpo e viviamo di amore per Dio ed il nostro prossimo, perché è questo  costruisce il mondo intero, la società: l’amore di Dio.” 

Santuario Santa Rosa, pH Laura Ciulli

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