Il titolo è quello del corso di esercizi spirituali tenuto da padre Ubaldo Terrinoni, OFM Cap  nel convento di Sant’Angelo sul monte Fogliano, a Cura di Vetralla, dal 25 al 27 settembre 2020 e del quale riferiamo in amplia sintesi i temi affrontati.

Padre Ubaldo Terrinoni Ofm
Padre Ubaldo Terrinoni

Premessa

Subito Gesù pone attenzione per le donne. Nessuna differenza con gli uomini… Colloca la donna sullo stesso piano dell’uomo, fatti del tutto nuovi per quei tempi. In Lc. 10, 40  si propone Maria di Betania come discepola di Gesù, fatto originalissimo, rivoluzionario.  Grande meraviglia!

Alla nozze di Cana vediamo Gesù che chiama sua madre: “ donna..” e non mette il pronome sua: è la madre per eccellenza, è una investitura di dignità.. Il  tua madre sulla croce (Gv.19,27), vuol dire che tutti siamo li sotto come figli di Maria.  La Madonna si rapporta con noi come se fosse ognuno  figlio  unico. La sua mancanza è come se nella nuova casa (spirituale) che Gesù è venuto a portare mancasse la madre. È necessario un  rapporto personalissimo con la Madonna .

La donna adultera  (Gv. 8-1,11)

L'adultera
L’adultera

L’episodio si svolge a Gerusalemme, al termine della grande  festa delle capanne, che si svolgeva agli inizi di ottobre:  Gesù era li ed insegnava proclamando la sua identità di Messia, mentre parte dei notabili e della classe sacerdotale tentava  di arrestarlo perché in precedenza  aveva guarito  lo storpio nella piscina di Betsaedà in giorno di sabato (cfr. Gv.5 ,1 ss). Infatti contestavano aspramente la pretesa di Gesù, anche perché “..molti della folla..credettero in Lui. Gv. 7,31), mentre vedono fallire un tentativo di arresto da parte delle stesse guardie che tornano a mani  vuote  dicendo ai capi”…mai un uomo ha parlato come parla quest’uomo..  (Gv. 7,45)

Si tenta di intrappolare Gesù sulla questione della donna scoperta in fragranza di adulterio, ma la trappola scatta per loro. Gesù prende tempo scrivendo per terra e gli accusatori diventano a loro volta accusati e Gesù si ritrova solo con la donna: “Donna dove sono?  Nessuno ti ha condannata?  Ed essa rispose: Nessuno Signore…” (Gv. 8,10). La donna non recrimina nulla, non si giustifica, non chiama neanche in causa il suo complice. Gesù da parte sua non le fa nessun esame, non la rimprovera, non la giudica, non la scusa, non le impone nessuna penitenza.  Fa due cose: la perdona e le dà fiducia.

1 – Perdona:  la donna è stata fatta nuova da un amore nuovo e diverso da quello di prima. E noi? Noi non facciamo così: accusiamo, recriminiamo,  disprezziamo,  insinuiamo,  rifiutiamo, condanniamo. Ma non possiamo permettere  di seppellire sotto un cumulo di fango un fratello o una sorella.

2 –  Fiducia: dobbiamo guardare con gli occhi di Dio, implorando innanzitutto per noi il perdono del Signore, sentendoci profondamente manchevoli, perché capaci di grandi peccati. Padre Ubaldo propone in proposito gli esempi di san Francesco  e di padre  Leopoldo Mandic  (Una vita in confessionale… a perdonare). Chiediamoci quanto siamo peccatori…anche nel pensiero.  Pensiamo a chi non ha la consapevolezza di sentirsi peccatore…

La samaritana (Gv. 4,  5-42)

La samaritana
La samaritana

L’episodio evangelico si articola in tre dialoghi. Bisogna premettere che l’evangelista Giovanni non mette gli argomenti uno appresso all‘altro come gli altri evangelisti, ma  prende un argomento e lo approfondisce  arrivando a livelli spirituali. Qui Gesù fa catechesi, fa dialogo, prende in mano la persona e la accompagna alla scoperta della verità.

Il tema  non è l‘acqua e neanche la conversione della donna, ma chi è Gesù, il riconoscimento non di un profeta, ma del salvatore  del mondo.

1 dialogo: vv. 7-15 .

Vi si affronta la questione dei rapporti tra gli ebrei israeliani e quelli samaritani (erano ebrei che si erano mischiati in esilio con i babilonesi  e ritornati dopo l‘editto di Ciro il Grande del 536 a.C  non erano più considerati veri ebrei. Avevano un loro tempio in Samaria sul monte Garizim).    Gesù, che si presenta come un uomo stanco presso un pozzo, è un Dio che chiede per dare, parla di un dono, della sua identità divina, ma tocca profondamente il sentimento della donna  (… tu  stessa gliene avresti chiesto…), attraverso l’allegoria dell’acqua, di un’altra acqua, altra sete, acqua vivente, Gesù insiste sulla differenza dell’acqua, la donna non comprende.

2 dialogo: vv. 16-26.

La donna riconosce la sua povertà, Gesù le chiede di chiamare suo marito. Lei è sincera, si scopre, risponde che non ha marito.  Gesù la loda  e chiude con un’altra lode. Sono gli “ idoli” che è andata accarezzando (qui c ‘è una  allegoria) .  Ora infatti  la donna è passata da una ricerca ad un’altra: ora sappiamo che nessuna realtà terrena può soddisfare la sete di ogni essere umano.  Ma la donna cambia discorso e chiede su quale tempio e lecito adorare (se quello sul monte Garizim dei Samaritani o su quello di Gerusalemme) ma Gesù spiazza di nuovo la donna: non conta il luogo, ma il come…” i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità…”.  Parole rivoluzionarie verificate dai fatti…  (al tempo in cui Giovanni redasse il suo Vangelo,  i due templi erano stati distrutti dai romani nel 70 d.C.)

Si rilevano due dimensioni interiori: lo Spirito Santo che agisce  e  la parola che si rivela. La donna replica che queste cose le rivelerà il Messia, e Gesù si rivela: “..Sono io che ti parlo..”(4, 26).  Gesù fa toccare  con mano alla donna i suoi limiti perché lei possa aprirsi di più  alla liberazione che egli  offre.  Quando Gesù vuole rivelarsi comincia a rivelare l‘uomo  a se stesso e non risponde alle provocazioni della donna .  Per questo lei si sente liberata dalla sete. “Il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te” ( S.Agostino)

3  dialogo: vv. 27- 42 .

Quando tornano i discepoli con il cibo comprato, Gesù di nuovo spiazza tutti e parla di un  cibo  nuovo  e annuncia che esiste un cibo diverso, come aveva fatto per l‘acqua..

La donna ora è cambiata, venera Gesù e gli offre ospitalità, Gesù si ferma e viene accolto come un vero amico. Lei era piena di contraddizioni, ma ha rotto con il passato,  con quella morale, e con il culto precedente. Era piena di attese, ma era interessata ad adorare il Signore.  Tutti sono conquistati dalla nuova proposta di Gesù che si realizza in  una nuova visione della vita e dell’ esistenza.

Ognuno di noi ha profonde esigenze nel suo cuore e contraddizioni.  La più grande la più alta è il bisogno insopprimibile di Dio , scritto nel  nostro cuore: l‘incontro con Gesù cambia il corso della vita  ( cfr. Salmo 42)

Maria di Magdala (o Maria Maddalena)

Maria Maddalena
Maria Maddalena

Lc. Cap.8 “.Lo seguiva Maria di Magdala da cui aveva cacciato sette  demoni. Nella letteratura cristiana è spesso definita “Icona dell’amore ardente”(cfr Gv.20,  1-2;  11-18)

È Maria di Magdala che va a fare l’annuncio della resurrezione  agli apostoli.

1 – Quale Maria Maddalena?

2 – Va al sepolcro quando era Ancora buio. Due angeli chiedono: donna perché piangi?  Gesu chiede: donna perché piangi? Che cerchi?

3 – Non trattenermi oltre.

1 – La caratteristica principale di Maria , di Magdala è la sua fedeltà, sia quando è presente l ‘amore , sia quando lo stesso amore è assente.  In precedenza era una donna posseduta da sette demoni, cioè posseduta da satana, era una donna irrecuperabile.  Gesù la libera da questa condizione e lei gli rimane sempre fedelissima. Non poteva più separarsi da Gesù.  Lei vive l‘amore potentissimo di Gesù sul calvario, anche quando Gesù è morto, e per questa fedeltà è la prima in assoluto a vedere Gesù risorto, è la prima apostola, l’apostola degli apostoli, piena di un amore potente inscindibile.

2 – Buio: sottolinea la potenza dell’amore non ostacolata  dall’oscurità. Piangeva: come era questo pianto?  Il verbo greco indica un pianto vero, rumoroso. La tomba era vuota e vede due angeli.  Mio Signore: quel mio vuol dire che nessuno si interessa di Gesù come lei, è convinta di avere un amore ardente. Gesù si avvicina da dietro: Maria intravede la persona- ma non lo riconosce, non le importa dell’eventuale pericolo, e chiede, con potente amore, se il cadavere è stato portato via. Gesù la chiama con il suo nome che conosceva benissimo e Maria sussulta e si volta di scatto, esclamando Rabbuni ( maestro mio)

3 – Non trattenermi. Girolamo traduce con un errore: “..noli me tangere” cioè non mi toccare,  ma la traduzione piu vicina alla realtà è “non  trattenermi oltre” ed è cosa piu profonda, allude al fatto che Maria  Madddalena  vive  attimi di INTENSA  beatitudine,  forse c’è un abbraccio. Ha trattenuto Gesù con lei.  La sua fedeltà è intensissima, appoggia tutta la sua vita in Gesù,  suo unico punto di riferimento….

Io mi affido a te…Questo diciamo nel (sacramento del)  matrimonio….Appoggiare tutta la  mia  vita in Dio, nel matrimonio, nella vita religiosa, nel cammino spirituale di oguno di noi , che deve essere al di là di ogni incertezza: nei salmi Dio è “mia roccia”,“ mio scudo”, “ mia fortezza”, “ mia liberazione”….

Fedeltà del cuore: L’amore vero non si arrende mai, non cede di fronte agli ostacoli, non desiste dal perseverare: è la forza dell’ amore che annulla ogni difficoltà ed affronta tutto con la forza della pazienza, non chiude gli occhi di fronte ai pericoli, affronta prove e croci.

Con il battesimo abbiamo avuto tre regali: fede, speranza e carità che dobbiamo coltivare: se manca l‘amore passiamo oltre, invece dobbiamo fare come il buon samaritano, lasciarci coinvolgere come persona, e rimboccarci le mani. Ma non esiste una fedeltà stabile, ma uno scoprire motivi nuovi per rimanere accanto all’amato. Si scoprono le qualità nascoste, anche le piccole cose che ha la persona amata: la fedeltà vera è sempre nuova, una continua scoperta di cosa significa l’amore.

Vale per tutti, per le coppie,  per i  sacerdoti,  per i religiosi…

Maria di Betania (Gv. 12, 1-8)

Maria di Betania
Maria di Betania

È’ l’icona dell’amore riconoscente: l ‘unguento preziosissimo che sparge sui piedi di Gesù.

1 – Inquadramento

2-  Il profumo nelle antiche culture

3 – Il gesto di Maria e il contrasto dei soldi con la protesta di Giuda

4 – Riflessioni

1 – Gesù aveva appena compiuto uno strepitoso miracolo, la resurrezione di Lazzaro, mentre i capi religiosi avevano deciso di metterlo a morte. Gesù scompare e si sottrae agli osanna del popolo, e va a Betania a soli quattro chilometri da Gerusalemme. Simone, il lebbroso guarito (Mc. 14, 3-99) aveva invitato  Gesù a cena e c’erano i tre fratelli, Maria, Marta e Lazzaro.

Preziosissimi, sia  l‘unguento – il nardo  – che il vasetto di alabastro:

2 – Simbolismo.  il nardo rappresentava la forza dell’energia del sole ed il suo  profumo veniva usato per imbalsamare i cadaveri di persone facoltose per una migliore accoglienza nell’aldilà  (Gen 8, 21 ..”come soave profumo…”).  Paolo definisce Gesù come sacrificio di soave odore per Dio.

Il profumo rappresenta da sempre la gioia di vivere contro gli affanni  è anche simbolo  ed emanazione di vita  virtuosa ed integerrima ed anche dell’amore insieme ai fiori.

Il nardo, il profumo. Si ricava dai fiori di una rara pianta del Tibet,  la piu costosa …( Orazio scrive a Virgilio chiedendo una piccola quantità di questo profumo, un sacchetto, in cambio dona una tonnellata di ottimo vino! ). Una libbra di profumo corrispondeva a 300 grammi e valeva una spesa  notevole, 300 denari  con cui si poteva comprare ad esempio uno schiavo, era anche la paga annuale di un operaio o di un legionario romano  (con i parametri di oggi non meno di  12-13.000 euro), cui si deve aggiungere il vasetto, molto prezioso anche esso.

3 – Straordinaria abbondanza di profumo che sa offrire solo chi ama  molto intensamente. Chi ama dona tutto, chi ama non misura, non pretende nulla in contraccambio.  Quando cè di mezzo l ‘amore,  nulla è piccola cosa: dopo pochi giorni Gesù avrebbe donato tutta la sua persona,  cosa di piu prezioso?

A Maria interessa dimostrare tutto il suo amore, non bada a nulla, né al risparmio né alle fatiche né alle critiche. Vuole dire grazie a Gesù per il fratello vivo!  Ringrazia per l‘amicizia con Gesù per i doni di amore che ha fatto loro, e non si lascia condizionare da nulla e nessuno.

Giuda: i suoi pensieri sono altrove, da un‘altra parte, poi darà il bacio come segno di identificazione  di  Gesù.  Nessuno di noi è messo al sicuro dalle insidie di Satana, anzi i suoi attacchi sono spesso violenti, e Gesù lo sapeva (Gv. Cap.7)…Problema della possessione diabolica di Giuda,  collegato  con  il simbolismo della notte e del buio.

4 -Gesù non si scompone, propone Maria come discepola ideale, non solo per l’ascolto, ma anche per il dimostrare il suo amore. Che tipo di amore?

Filia: è l amore di un intimo amico,.

Verbo “agapao”, amore sublime altissimo, è la richiesta di amore a Pietro (Gv. 20, 15 ss.)

“Agape” – l’amore non è una delle virtù , è la  principale, l’anima, lo scopo di ogni opera buona, l’essenza del cristianesimo. È una persona, è la misura assoluta della santità, Maria di Betania lo aveva capito.

Questo amore compie due miracoli: fa passare la paura;  mette in bocca le parole giuste al momento giusto; aiuta poi a recuperare gli errori.  L’esempio di Maria Maddalena  ed il suo cambiamento di vita, è emblematico.

L‘amore può inoltre recuperare anni ed anni di sbagli.  Finché abbiamo vita, possiamo fare del bene, possiamo fare opere buone per avere la garanzia di un ingresso sicuro in paradiso.

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