“Te piace ‘o presepe?”. Viene in mente la celebre battuta di Eduardo De Filippo nella sua “Natale in casa Cupiello”, entrando in questi giorni nella cattedrale di Santa Margherita a Montefiascone. Il tempio, una delle chiese più importanti della Tuscia, imponente con la sua cupola di 27 metri di diametro, una delle più grandi d’Italia, sta ospitando infatti per un mese, dallo scorso 8 dicembre al prossimo 8 gennaio, un magnifico presepe napoletano, opera di Piergiorgio Borrelli.
La data non è stata scelta a caso: viene a ricordare l’800° anniversario del primo presepe, quello di San Francesco a Greccio nel 1223, ma guarda anche al 350°, appunto, della realizzazione della cupola della cattedrale della cittadina falisca, opera di Carlo Fontana, inaugurata nella notte di Natale del 1674.
La presenza di questo presepe a Montefiascone, dovuta all’iniziativa dell’Associazione Rocca dei Papi, offre a fedeli e visitatori l’occasione ed al tempo stesso di ammirare la splendida opera dell’accademico Borrelli, specializzato in arti visive e discipline dello spettacolo, pittura e scultura, e di comprendere come proprio a Napoli, nel corso dei secoli, si sia meglio realizzata la convinzione che la rappresentazione della Natività non è quella di un fatto fissato e immutabile della Natività del Signore, ma la include via via nel farsi della storia.
La scena del presepe di Borrelli, realizzata con particolare maestria fin nei minimi particolari, è quella della Napoli del 1700 e mostra il massimo livello, probabilmente, della tradizione natalizia dell’arte presepiale napoletana, con l’emozionante rappresentazione dello scorrere di scene dell’epoca che si intrecciano con la nascita del Santo Bambino.
Fu san Gaetano Thiene (Vicenza, ottobre 1480 – Napoli, 7 agosto 1547), fondatore dell’Istituto dei Chierici Regolari con pochi compagni, tra i quali Giovanni Pietro Carafa, Vescovo di Chieti (da cui il nome Teatini con il quale la congregazione è meglio conosciuta) e poi Papa Paolo IV, a dare un certo valore all’ammissione nel presepe anche di personaggi secondari e ad aprire la strada all’arte dei “figurinai”, ossia i creatori di statuette. Nel 1600 gli artisti napoletani diedero alla rappresentazione della Natività una nuova identità, introducendo scene di vita quotidiana e anche nuovi personaggi, dai venditori di frutta e di pesce, alle popolane acquaiole, e via via a tutti gli altri. Questa forma di artigianato artistico raggiunse il culmine appunto nel 1700, come mostra con chiarezza il presepe esposto a Montefiascone. Ma non si è fermata ancora.
Laura Ciulli è una giornalista cattolica e una poetessa. Nel primo di questi aspetti ha svolto la sua attività come redattrice presso alcuni quotidiani online e come responsabile di cronaca giudiziaria e speaker radiofonica in varie emittenti viterbesi e della Sardegna. Ha co-fondato e ha diretto la testata TusciaMagazine.it, e da un anno la testata InfiniteRealtà.it. Corrispondente da Viterbo per Radio Radio nella trasmissione Doppia Vela Ventuno, realizzata in collaborazione con il ministero dell’Interno e con la questura di Viterbo e varie questure delle province del Lazio. L’ultimo impegno che ha assunto è la vicedirezione della testata giornalistica Sosta e Ripresa, fondata da Tommasa Alfieri, della quale ha ideato la versione online. Collabora anche con le testate online Il punto quotidiano.it e Ponte Adriatico.
Giornalista cattolica, dunque, come testimonia non solo la sua militanza durata per molto tempo nell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), che di per se stessa non costituirebbe una prova valoriale, e forse neppure il fatto che abbia frequentato l’Istituto di Scienze Religiose San Bonaventura da Bagnoregio, ma soprattutto la determinazione a improntare sempre più la sua attività pubblicistica e comunicativa all’attenzione peculiare alla verità, al confronto e alla verifica con la verità di ogni evento e di ogni notizia che il giornalismo cattolico dovrebbe avere. La sua crescita professionale in questo senso è stata continua, fin dalle prime giovanili esperienze. In questo si ascrive il servizio, a titolo completamente gratuito, che presta a Sosta e Ripresa, il giornale fondato da Tommasa Alfieri, un tempo periodico solo cartaceo e trasformato in quotidiano online soprattutto grazie al suo personale impegno. Un impegno sostenuto da un sempre più approfondito confronto con gli scritti della fondatrice e con il suo magistero laicale. Socia Anps, Associazione Nazionale Polizia di Stato, socia fondatrice del Gruppo Volontari Sezione Anps Viterbo, donatrice Avis ed iscritta al Gruppo DonatoriNati della Questura di Viterbo.
Come poetessa Laura Ciulli ha all’attivo alcune premiazioni e selezioni in concorsi nazionali come Aletti editore, Premio letterario IBISKOS, Associazione Amici dell’Umbria, Centro Culturale Internazionale d’Arte SEVER. Secondo la professoressa Biondolillo, quotata critica d’arte, “Accostarsi alla poesia di Laura Ciulli è come attraversare i sentieri di un mondo spirituale ove troviamo l’Io tramite un linguaggio poetico della ricercatezza del verso basato sull’accostamento della parola densa di significato concentrato sull’acquisizione dell’essenzialità…”