Benedetto XVI ha concluso la sua laboriosa, feconda vita terrena di servizio alla Chiesa ed è passato a Dio. Il decesso del Papa emerito, come riferito dalla Sala Stampa vaticana, è avvenuto questa mattina alle 9.34, nella residenza del Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano, dove aveva deciso di ritirarsi dopo la rinuncia al ministero petrino nel 2013. Era dunque l’ora nona della liturgia, quella che oggi propone tra le altre preghiere il salmo 118. Vi si legge: “Indicami, Signore, la via dei tuoi precetti e la seguirò sino alla fine”.
Sosta e Ripresa è consolata nel dolore e rafforzata dalla convinzione che queste parole – che noi affermiamo Parola di Dio – siano un riconoscimento e il migliore epitaffio possibile per questo padre e fratello nel suo dies natalis, come la Chiesa saggiamente chiama il giorno del passaggio dal tempo all’eternità.

Il peso dell’età aveva aggravato la condizione di Benedetto XVI negli ultimi giorni. Lo stesso Papa Francesco aveva dato notizia del peggioramento della salute del suo predecessore al termine dell’Udienza generale di mercoledì scorso, invitando a pregare per lui, “molto ammalato”, perché il Signore potesse consolarlo e sostenerlo “in questa testimonianza di amore alla Chiesa fino alla fine”. Un invito raccolto e rilanciato in tutto il mondo. In preghiera per Benedetto XVI in questi giorni è stata anche la Chiesa che è in Viterbo, su pressante sollecitazione del Vescovo Orazio Francesco Piazza.
La Direzione di Sosta e Ripresa, nel confermare ora la propria preghiera di suffragio, vuole ora ricordare anche la vicinanza solidale giunta da tante persone che non fanno parte della comunità ecclesiale.
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