San Francesco d'Assisi, pH laura ciulli

Viviamo in un contesto sociale che sembra sempre più avvelenato da rabbia e odio. In ogni campo il confronto tra posizioni diverse trova persone decise ad affrontarsi in maniera estremistica e violenta. Argomenti come lo sport, la religione, la politica, l’economia, la razza, l’ecologia, generazioni differenti, ceti sociali differenti scatenano risentimento e violenza. Recentemente si è aggiunto a questo elenco conflittuale anche la questione sanitaria con i favorevoli o contrari a certi presidi sanitari decisi a scagliarsi gli uni contro gli altri al grido di “dalli all’untore”: e questa ultima deriva che ci proietta indietro nei secoli è totalmente inaccettabile, specialmente per una cultura cattolica come quella di Sosta e Ripresa.

Papa Francesco
Papa Francesco

Basterebbero le parole di Papa Francesco che raccomanda il vaccino anticovid come un gesto di solidarietà e di amore verso il prossimo per chiudere il discorso dal punto di vista cristiano, ma forse si può aggiungere una riflessione.

Francesco d’Assisi, in un gesto eroico, abbracciò il lebbroso, il malato più ributtante dell’antichità; tanti santi hanno scritto pagine eroiche di assistenza ai malati ed ai bisognosi. Allora il discorso si allarga a tutte le opere di misericordia che il vangelo di Matteo elenca al capitolo XXV, versetti 31 – 46. Siamo pronti per un abbraccio tra un pro-vax ed un no-vax?

San Francesco d'Assisi, pH laura ciulli
San Francesco d’Assisi

Certo non siamo tutti santi eroi come Francesco e certo neppure tutti godiamo dell’eventuale disgrazia dell’altro pensando: “Ben gli sta, se l’è cercata”. Tuttavia, sempre Matteo ricorda in fondo al capitolo V (ma è tutto il messaggio del Signore Gesù che lo sostiene): “Se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete, non fanno così anche i pubblicani?”

Rivisitiamo le opere di misericordia sotto questa prospettiva: c’è il bisognoso cui diamo da mangiare perché non ha niente, ma forse in fondo pensiamo ”chi glielo ha fatto fare, poteva stare al suo paese”, oppure “ha speso il suo reddito in una sala giochi, in alcoolici, in droga” e ci ribelliamo interiormente.

San Francesco d'Assisi, pH laura ciulli

C’è chi è preposto al controllare, a perseguire, a sanzionare e punire e lo deve fare secondo leggi e giustizia, ma per un cristiano un infelice, qualsiasi sia la sua colpa, è sempre il volto del Cristo sofferente. Certo preferiremmo spenderci per chi soffre da innocente, ma non fanno così anche i pagani?


 

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