Sui pericoli, ma anche sulle opportunità che la cosiddetta intelligenza artificiale prospetta, oltre che alla società in generale, a quanti operano professionalmente nell’informazione, la sezione laziale dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), è impegnata da mesi a proporre un percorso di riflessione a iscritti e simpatizzanti. La spinta, a conferma della rilevanza dell’argomento, è venuta dalla decisione di Papa Francesco di dedicargli due importanti Messaggi, quello per la Giornata delle Comunicazioni, che per inciso l’Onu celebra si celebra questa domenica 12 maggio, e soprattutto quello della Giornata per la Pace dello scorso 1° gennaio.

Ucsi Lazio Sosta e RipresaProprio con la bussola direzionale dei messaggi di Papa Francesco si è tenuto venerdì mattina, 10 maggio, a Roma una nuova e significativa tappa di questo cammino dell’UCSI Lazio, con un seminario sul coinvolgente tema “Intelligenza artificiale e Sapienza del cuore”.

L’incontro, che assegnava sei crediti formativi ai giornalisti, è stato ospitato nella Sala del Giubileo dell’Università, la sezione laziale dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI) LUMSA, in collaborazione anche con la congregazione delle Figlie di San Paolo (Paoline) entrambe non nuove a tale sinergia con l’UCSI.

Dopo i saluti istituzionali del rettore della LUMSA Francesco Bonini, del presidente dell’Ordine dei Giornalisti Guido D’Ubaldo e del Consulente ecclesiastico UCSI-Lazio don Stefano Cascio, lo speaker Fabio Bolzetta (giornalista e presidente dei Web Cattolici Italiani) ha subito introdotto i lavori della mattinata citando proprio un passo del messaggio di Papa Francesco sulle comunicazioni sociali e l’intelligenza artificiale citando il passo: ”…spetta all’uomo di decidere di diventare cibo degli algoritmi oppure di nutrire di libertà il proprio cuore…”.

Ucsi Lazio Sosta e RipresaAd aprire gli interventi è stato padre Paolo Benanti (del Terzo ordine regolare di San Francesco), presidente della Commissione sull’intelligenza artificiale per l’informazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e rappresentante italiano del New Artificial Intelligence Advisory Bord, dell’Onu. Quella del relatore è stata una vera e propria Lectio Magistralis che ha illuminato tutto il percorso dello sviluppo dell’intelligenza artificiale a partire dagli anni ’40 del dopoguerra. Alcuni studenti della LUMSA hanno potuto porre i loro quesiti a P Paolo

Al termine della sua esposizione, le Paoline hanno consegnato a Padre Paolo il Premio Comunicazione e Cultura Paoline 2024. Nella motivazione si legge: “Riconoscendo il suo impegno nell’affrontare le sfide etiche e morali sollevate dalle nuove tecnologie attraverso una riflessione critica sull’influenza di queste innovazioni per la società e la cultura. Il Premio “Comunicazione e Cultura Paoline” per la Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali 2024 dedicata dal Papa Francesco al tema: “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore per una comunicazione pienamente umana”

Il Convegno è continuato con due momenti di confronto tra esperti del settore molto preparati e con interventi approfonditi. Nella prima parte sono intervenuti: Alessandra Costante, giornalista, segretaria generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI), il sindacato dei giornalisti, Suor Maria Antonia delle Figlie di Maria Ausiliatrice, giornalista docente alla Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” e Vittorio Roidi, giornalista, presidente Consiglio di disciplina dell’OdG Lazio, che ha dovuto riconoscere, tra l’altro, che il giornalista artificiale, un robot, non può essere sanzionato,

Padre Giulio Albanese Sosta e Ripresa
Padre Giulio Albanese

Nella seconda parte, particolarmente apprezzato è stato quello di padre Giulio Albanese, in diretta streaming da Nairobi, che con toni accorati ha guidato gli intervenuti in un palpitante e a tratti indignato esame sui motivi – e sulla ingiustizia – della differente velocità con cui il “terzo mondo” affronta le sfide della “globalizzazione”. Anche questo è Sapienza del cuore. Insieme con padre Giulio sono intervenuti Andrea Tomasi, docente del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (Università di Pisa), Sara Fornaro, giornalista di “Città Nuova” e Stefano Caredda, direttore dell’agenzia di stampa “Redattore Sociale”

Hanno tirato le conclusioni dell’impegnativo incontro Don Alessandro Paone, incaricato per le Comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale del Lazio, che ha parlato di speranza da coniugarsi con la pazienza, e Maurizio Di Schino, presidente dell’UCSI Lazio, che è andato oltre i ringraziamenti di rito per sottolineare come incontri così fatti possano aiutare la stampa cattolica a testimoniare e meglio organizzare un impegno di unità d’intenti.

 

 

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