Spezzare la Parola, ph laura ciulli

La partecipazione alla Messa domenicale resta il cuore e il fulcro della vita cristiana. Sosta e Ripresa intende offrire ai propri lettori un contributo di riflessione sulla liturgia domenicale, nella convinzione che “spezzare la Parola” del Signore è indispensabile per meglio partecipare alla sua mensa eucaristica.

Padre Ignazio Martelletto
Padre Ignazio Martelletto

Ci accompagna in questo cammino padre Ignazio Martelletto C.S.I.

23 gennaio 2022, III Domenica tempo ordinario– Anno C

Venne a Nazareth, dove era cresciuto, e, di sabato, entrò nella sinagoga”

“Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia”

“Lo spirito del Signore è sopra di me…mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annunzio”

“Oggi si è compiuta questa scrittura che voi avete ascoltato”

 (Lc 1, 1-4, 4,14-21)

Spezzare la Parola ph laura ciulli

L’evangelista Luca, dopo il racconto della nascita di Gesù, ci riporta a Nazareth. Da qui inizia il viaggio di redenzione di Gesù, viaggio che si concluderà a Gerusalemme sulla croce e la risurrezione.

Proprio a Nazareth si legge il passo di Isaia che rivela l’opera che compirà il Messia.

Noi in questo messaggio vediamo il progetto di Dio per salvare l’umanità. Il Messia darà inizio a questa opera con un approccio inimmaginabile per la nostra mentalità. La salvezza di Dio è una attività che si compie subito.

Ai prigionieri porterà la liberazione. Non siamo liberi. Siamo tutti schiavi di tante meschinità. La schiavitù del giudizio degli altri, della bella figura, dell’orgoglio, della superbia del potere, degli istinti. Gesù ci indica la strada della vera libertà.

Ai ciechi donerà la vista. Il nostro modo di vedere la realtà è povero. Quando la si vede con l’occhio di Dio allora ha una luminosità nuova. Il nostro occhio spazia nell’eternità, nell’amore e allora c’è un modo di vedere la vita in modo nuovo.

“A proclamare l’anno di grazia del Signore” È l’anno in cui Dio diventa “l’unico mio bene”, l’anno in cui Dio mostra il suo volto. Dio è vivo in mezzo a noi. C’è pace, serenità, amore, bellezza, verità, gioia. I santi sono la testimonianza di questo anno di grazia. Si respira l’eternità.

Papa Francesco ci invita a pregare:

Signore siamo ciechi che vogliono riavere la vista.

Apri i nostri occhi perché possiamo vederti.

Riconoscerti come nostro unico maestro, amico e fratello.

Non abbiamo paura! Corriamo su questa strada, sempre fisso lo sguardo su Gesù. E avremo questa bella sorpresa: ci riempirà di stupore. Lo stesso Gesù ha fisso il suo sguardo su di me”.

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