Sosta e Ripresa vuole dare un contributo di sereno distacco dalla situazione contingente, riproponendo il Mese Mariano della professoressa Tommasa Alfieri, del secolo scorso, quando la “Signorina”, poco più che ventenne, era Presidente diocesana della Gioventù Femminile di Azione Cattolica e grande promessa della Presidente Nazionale Armida Barelli.

Sono 31 riflessioni-meditazioni sulla Madonna (una al giorno) che la invocano con titoli originali e pieni di affetto filiale per la Mamma Celeste.

5 maggio

Virgo fortissima.

Noi vorremmo, Maria, che tu ci dicessi qualcosa per rinfrancarci … ci sentiamo con la volontà stanca che ha bisogno di essere tirata sù… di nuovo in piedi.

Tu lo sai che siamo un impasto di fiacchezza e di durezza, Maria.

Tu lo sai che la nostra forza è molto spesso un’affettazione esterna di energia che copre tante debolezze e tanti ripiegamenti.

Tu ci vedi quando facciamo finta di volere e ci lasciamo andare, di dentro, alla deriva!

Tu ci guardi e ci compatisci mentre ostentiamo con

gli altri una forza che è molto spesso una resistenza te-

starda e ferrigna che colpisce per imporsi e schiaccia per vincere!

Eh! la forza non è un guanto d’acciaio che copre una mano molle; è l’intima presenza di Dio che ci pervade tutti e ci fa fronteggiare avvenimenti e creature con una volontà tagliata a diamante.

Maria, tu fiore delicatissimo che ti piegasti al soffio dello Spirito Santo, sei torre granitica che nessun vento ha scosso. L’annuncio angelico ti trovò forte nella purezza, la croce ti trovò con il cuore forte e per la forza della tua carità ti avemmo a madre noi.

Maria, dacci la tua forza; quella che non ci fa gridare, ma parlare con placida energia; quella che ci fa dire dopo di aver fatto; che ci fa portare fino in fondo ciò che è deciso; che ci fa reggere ai venti senza scricchiolio di tarli; che ci fa esperimentare su di noi ciò che imporremo agli altri; che ci dona il gusto delle sante violenze compiute nel segreto della nostra volontà, e che Dio solo sa.

La forza che si batte e non si abbatte, che si regge alla croce ed è capace di sorreggere gli altri intorno alla croce. La forza che ha mosso le tue labbra nel « fiat », che ha mosso il tuo piede a vincere il nemico, quello che ci attende deboli per farci caduti.

Donaci, Maria, di essere i figli forti di questa vittoria. Così sia.

«Dominus virtus mea, quem timebo?».

La forza di Dio in noi.

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