“Quando vieni accolto con un sorriso, tutta la stanchezza sparisce, il cammino ti entra dentro“. Si è espresso così il poliziotto pellegrino di pace Giuliano Maltempi, Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato in quiescenza, socio effettivo dell’ANPS – Associazione Nazionale Polizia di Stato, che ha intrapreso il cammino della via Francigena, da Canterbury a Roma.
Più di 2.200 chilometri, in una impresa patrocinata dalla presidenza Anps edall’Associazione Europea delle Vie Francigene (Aevf) (Rete del Consiglio d’Europa).

Passo dopo passo, portando nel cuore il paesaggio che incontra, i sorrisi, gli sguardi, le strette di mano, l’accoglienza nelle varie cittadine dello straordinario percorso chiamato via Francigena, ma soprattutto le emozioni, le ‘affinità elettive’ nell’incontro con l’altro.
Un messaggio d’amore, di pace e speranza nel quale scrivere pagine di un diario chiamato vita, tra salite tortuose e discese, ossia dolori e gioie dell’esistenza umana, per arrivare a Dio. Riscoprire noi stessi attraverso la natura, dunque, nell’incontro con l’altro, “ascoltarsi dentro ed arrivare a vedere tutto con occhi diversi in uno scambio con i pellegrini” ha detto Maltempi in sala Regia, perché in fin dei conti tutto questo diventa ricchezza, dono.


Il cammino rimane nella storia, è la stessa storia, fatta di passi d’amore, di ricerca, per poi “giungere alla meta, a Dio, tra fatica e gioia“, come ha sottolineato don Flavio Valeri, cappellano della Questura.
“Vi auguro di avere il coraggio di compiere il primo passo” ha concluso Giuliano Maltempi, perché in fin dei conti, è andando oltre le cose inutili ed effimere legate alla vita frenetica, che si può intraprendere il vero cammino dell’esistenza.

La via Francigena di Sigerico, riconosciuta dal Consiglio d’Europa come itinerario culturale nel 1994 e come Grande Itinerario culturale 2004 diventa, quindi, “una realtà dove entrano anche la Polizia di Stato e l’Anps“, ha spiegato nel suo intervento il Consigliere nazionale Anps Alfredo Marra.

Giuliano Maltempi è arrivato nel capoluogo della Tuscia sabato 9 settembre accolto davanti al simbolico monumento al Pellegrino dell’artista Cinzia Chiulli, dalla consigliera Alessandra Croci, dal vice presidente nazionale Anps Donato Fersini, da Mario Procenesi presidente della Sezione Anps Viterbo e da alcuni rappresentanti del Gruppo Volontari della Sezione Anps. Tra l’altro ha scambiato il saluto con alcuni pellegrini provenienti dalla Toscana che si sono fermati all’incontro. Persino un collega appartenente al Gruppo del volontariato lo ha accolto andandogli incontro con la mountain bike.

Successivamente è stato ricevuto in questura dal vicario Rosa Angelo e dal Capo di Gabinetto Roberto D’Amico. Il Vicario ha donato a nome del questore Fausto Vinci, impegnato a Soriano in una manifestazione sulla Legalità, una medaglia ricordo della Polizia di Stato.
Un abbraccio simbolico al collega in quiescenza pellegrino di pace. Successivamente, nella Sezione Anps della Questura, si è svolto il rito della Credenziale, anche detto ‘passaporto del pellegrino’, ossia il documento su cui il viandante riceve un timbro presso uffici turistici, parrocchie, strutture ricettive e di ristoro, incontrate durante il cammino.

La cerimonia in Comune è stata inaugurata con l’esibizione del coro della questura, diretto da Alberto Guerrini, ideatore e compositore dell’Inno a San Michele arcangelo, interpretato dai cantori, alla presenza del consigliere Umberto Di Fusco, già funzionario della Polizia di Stato. In rappresentanza della Questura, il Commissario Flaminia Donnino. Al termine Giuliano Maltempi ha posto la sua firma sulla pietra preparata dall’artista Chiulli.

Laura Ciulli è una giornalista cattolica e una poetessa. Nel primo di questi aspetti ha svolto la sua attività come redattrice presso alcuni quotidiani online e come responsabile di cronaca giudiziaria e speaker radiofonica in varie emittenti viterbesi e della Sardegna. Ha co-fondato e ha diretto la testata TusciaMagazine.it, e da un anno la testata InfiniteRealtà.it. Corrispondemte da Viterbo per Radio Radio nella trasmissione Doppia Vela Ventuno, realizzata in collaborazione con il ministero dell’Interno e con la questura di Viterbo e varie questure delle province del Lazio. L’ultimo impegno che ha assunto è la vicedirezione della testata giornalistica Sosta e Ripresa. Collabora anche con le testate online Il punto quotidiano.it e Ponte Adriatico.
Giornalista cattolica, dunque, come testimonia non solo la sua militanza durata per molto tempo nell’Unione Cattolica Stanpa Italiana (UCSI), che di per se stessa non costituirebbe una prova valoriale, e forse neppure il fatto che abbia frequentato l’Istituto di Scienze Religiose San Bonanentura da Bagnoregio, ma soprattutto la determinazione a improntare sempre più la sua attività pubblicistica e comunicativa all’attenzione peculiare alla verità, al confronto e alla verifica con la verità di ogni evento e di ogni notizia che il giornalismo cattolico dovrebbe avere. La sua crescita professionale in questo senso è stata continua, fin dalle prime giovanili esperienze. In questo si ascrive il servizio, a titolo completamente gratuito, che presta a Sosta e Ripresa, il giornale fondato da Tommasa Alfieri, un tempo periodico solo cartaceo e trasformato in quotidiano online soprattutto grazie al suo personale impegno. Un impegno sostenuto da un sempre più approfondito confronto con gli scritti della fondatrice e con il suo magistero laicale. Socia Anps, Associazione Nazionale Polizia di Stato, socia fondatrice del Gruppo Volontari Sezione Anps Viterbo, donatrice Avis ed iscritta al Gruppo DonatoriNati della Questura di Viterbo.
Come poetessa Laura Ciulli ha all’attivo alcune premiazioni e selezioni in concorsi nazionali come Aletti editore, Premio letterario IBISKOS, Associazione Amici dell’Umbria, Centro Culturale Internazionale d’Arte SEVER. Secondo la professoressa Biondolillo, quotata critica d’arte, “Accostarsi alla poesia di Laura Ciulli è come attraversare i sentieri di un mondo spirituale ove troviamo l’Io tramite un liguaggio poetico della ricercatezza del verso basato sull’accostamento della parola densa di significato concentrato sull’acquisizione dell’essenzialità…”.