Teste dei Santi Valentino ed Ilario martiri

Una suggestiva processione notturna domenica 10 giugno: l’arrivo delle reliquie dei Santi Valentino ed Ilario.

Un momento emozionante, di grande fede e devozione nella parrocchia di Villanova, dove sorge la Chiesa a loro intitolata, eretta parrocchia dal vescovo di Viterbo Monsignor Luigi Boccadoro, l’11 aprile 1971, riconosciuta  ufficialmente il 10 maggio 1972. Il primo parroco che tanto si è speso nella costruzione della chiesa e nell’attività pastorale di questo quartiere di periferia fu don Armando Marini, coadiuvato dal fratello viceparroco, don Bruno

Del resto i “santi che già sono giunti alla presenza di Dio mantengono con noi legami d’amore e di comunione”, come scritto da Papa Francesco nella Esortazione Apostolica “Gaudete et Exsultate”. 

Scortate dai motociclisti del Comando Provinciale Carabinieri Viterbo e dalla Polizia locale, sono giunte nella Chiesa a loro intitolata, provenienti dal Duomo.

Ad accompagnarli nella toccante processione i parroci don Emanuele Germani e don Mauro Manzoni, con i bambini della Prima Comunione e le varie Confraternite, tra le quali l’Arciconfraternita Madonna del Carmelo, con il priore Franco Chiaravalli.

Valentino presbitero ed Ilario diacono sono i due martiri che hanno portato il Cristianesimo a Viterbo, l’antica Surrenia, e nella Tuscia. 

Uccisi durante la persecuzione di Diocleziano, la più grave e l’ultima nei confronti dei Cristiani, nell’Impero romano. Secondo la tradizione sono stati martirizzati al patibolo il 3 novembre del 306 d.C.

Il loro culto risalirebbe a verso la fine dell’VIII secolo nella cella S.Valentini in Silice, sul percorso della Cassia, nei pressi del Ponte Camillario, a circa due chilometri da Viterbo.

Reliquie dei Santi Valentino ed Ilario martiri a Viterbo

Secondo alcune fonti le reliquie dei due martiri, dopo essere state trasferite a Farfa, vengono riportate nel capoluogo della Tuscia, collocate  in una cappella del Duomo di San Lorenzo.

Teste dei Santi Valentino ed Ilario martiri

Per altri documenti la traslazione è avvenuta dal luogo dove erano stati sepolti.

Nel 1862 il cardinale G.Bedini, vescovo di Viterbo-Tuscania ha fatto realizzare un reliquiario dove sono conservati i frammenti dei crani.

Preghiera

O amabilissimi nostri comprotettori, Santi Valentino e Ilario, che quì nei nostri paesi predicaste con tanto zelo la vera religione fino a dare la vostra vita per amore di Gesù Cristo; da quel beato Regno di Gloria e di Pace dove adesso vivete felici, rivolgete a noi i vostri sguardi pietosi.

Guardate come siamo deboli nella virtù, languidi nella Fede!

Quanto spesso ci allontaniamo da Dio con il maledetto peccato!

Pregate per noi, intercedete per noi! Affinché, seguendo fedelmente gli insegnamenti di Gesù Cristo, che voi quì predicaste ai padri nostri, con una fede sempre più viva possiamo trovare la forza di lasciare il peccato e di praticare ogni virtù.

E così, imitando voi qui sulla terra, possiamo meritarci di venire un giorno insieme con voi a godere Dio lassù nel cielo. AMEN

Pater, ave, gloria

con approvazione ecclesiastica

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